“Venite e vedrete”: un cammino a più tappe, dalla prossima Quaresima, è la nuova proposta vocazionale diocesana per giovani dai 18 ai 30 anni

“Con l’avvio della Quaresima di quest’anno, domenica 1 marzo, avrà inizio una nuova proposta diocesana di pastorale vocazionale per giovani donne e giovani uomini dai diciotto ai trent’anni”: inizia così la lettera inviata a sacerdoti ed educatori da mons. Daniele Memo e don Marco Zane, rispettivamente vicario per il Coordinamento della Pastorale e direttore della Pastorale vocazionale diocesana.

“In questo tempo difficile, segnato da nuove fragilità – scrivono -, il Signore non sta cessando di destare nei cuori delle domande di senso e soprattutto dei desideri di felicità e di compimento.
Per queste ragioni riteniamo fondamentale tornare a proporre un cammino diocesano che sia rivolto non solo a tutti coloro che possono avere un orientamento vocazionale, o delle aspirazioni alla consacrazione, ma anche a coloro che vorrebbero comprendere meglio la “grammatica” della vita come vocazione. Un piccolo cammino, di quattro tappe, dunque, che vorrebbe guardare al più ampio spettro possibile di giovani, ragazzi e ragazze, con un semplice itinerario sui fondamenti del discepolato cristiano: l’incontro con Gesù, la partecipazione alla vita comunitaria, la preghiera e i sacramenti. Ai partecipanti chiederemo una certa riservatezza in ordine a questo percorso e ai giovani presenti, per tutelare la libertà di tutti coloro che vorranno aderirvi. In prossimità della Pasqua i partecipanti saranno poi invitati a vivere la Via Crucis diocesana, guidata dal Patriarca e, al suo termine, continuare a stare in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, prolungando la meditazione in una piccola veglia. Al termine del cammino saranno proposti un pellegrinaggio ed un breve campo estivo per i giovani in ricerca a San Vito di Cadore. Troverete i riferimenti nella locandina allegata. Il luogo che ospiterà il cammino vocazionale è il monastero di San Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Venezia, nei pressi di Sant’Alvise. La premurosa accoglienza che le suore hanno offerto, di cui siamo grati, custodirà i passi dei giovani in ricerca e favorirà il confronto con una esperienza comunitaria di consacrazione. RingraziandoVi fin da ora per il servizio che svolgerete in favore dei giovani che il Signore sta già chiamando a sé, Vi chiediamo di accompagnare questa proposta con la Vostra preghiera ed una larga condivisione”.