Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Venezia, 17 novembre 2016
Venezia si fa “pellegrina” alla Madonna della Salute. I giorni della popolare festa
- Venerdì 18 novembre, alle ore 11.00, l’apertura ufficiale del ponte votivo sul Canal Grande
- La sera di domenica 20 novembre, dai Gesuati alla Salute, il pellegrinaggio diocesano dei giovani con il Patriarca Francesco
- Lunedì 21 novembre, alle ore 10.00, la messa solenne nella basilica del Longhena presieduta dal Patriarca
- Numerose occasioni di pellegrinaggio: gli appuntamenti a Venezia e in terraferma nelle chiese di Mestre e Catene
- Le origini storiche e le motivazioni della festa
Con l’apertura ufficiale del ponte votivo sul Canal Grande – fissata venerdì 18 novembre alle ore 11.00, presso il traghetto di S. Maria del Giglio e alla presenza delle autorità cittadine e del Patriarca – prende il via l’annuale pellegrinaggio alla Madonna della Salute con cui l’intera città intende rinnovare l’antichissimo “voto”.
La tradizionale festa veneziana – da sempre molto sentita ed accompagnata da una forte partecipazione popolare – risale a quasi quattro secoli fa, nel 1630, quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa – intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione al Longhena – a conclusione della terribile pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare (v. scheda storica in calce).
Il Patriarca Francesco Moraglia presiederà la messa solenne di lunedì 21 novembre, alle ore 10.00, nella Basilica della Salute a Venezia e guiderà, inoltre, il pellegrinaggio diocesano dei giovani in programma la sera della vigilia (domenica 20 novembre), a partire dalle ore 18.15 con ritrovo in Campo Sant’Agnese, alle Zattere, e poi in cammino verso la basilica della Salute (v. sotto).
Don Fabrizio Favaro, rettore del Seminario e della basilica della Salute, presenta così la grande festa sulle pagine del settimanale diocesano Gente Veneta: “Il pellegrinaggio indica la decisione di partire, di mettersi in strada o in cammino, dal proprio paese o dalla propria casa, verso una meta e verso un incontro. Questo camminare fisicamente da pellegrini è, per tanti, anche un pellegrinaggio spirituale e dunque un partire dalla propria condizione di vita, di fatica, di desiderio e di inquietudine; è anche un cammino di purificazione e rinnovamento che è frutto e dono dell’incontro che caratterizza la meta: l’incontro con il Signore e con sua Madre. E nel passaggio accanto all’immagine della Madonna colpisce il cuore del pellegrino lo sguardo intenso di Maria che con la sua mano indica il Figlio Gesù, vero dono e premio del pellegrinaggio, la Via, la Verità e la Vita dell’esistenza umana”.
- “Si alzò e andò in fretta (Lc 1,39)… e tu, sei capace di sognare?”: il pellegrinaggio dei giovani alla Salute con il Patriarca (domenica 20 novembre, dalle ore 18.15, con ritrovo in Campo Sant’Agnese alle Zattere)
“Quest’anno vorremmo che i giovani vivessero con maggior intensità il momento del pellegrinaggio. Per questo abbiamo pensato di trovarci a Campo S. Agnese, vicino alla chiesa dei Gesuati, e di partire direttamente col pellegrinaggio, dopo un brevissimo momento introduttivo nel quale leggeremo il Vangelo che guiderà la serata”: don Pierpaolo Dal Corso, coordinatore della Pastorale giovanile diocesana, introduce così l’edizione 2016 del pellegrinaggio dei giovani alla Madonna della Salute con il Patriarca scandito dal motto “Si alzò e andò in fretta (Lc 1,39)… e tu, sei capace di sognare?” e in programma la sera di domenica 20 novembre, com’è consuetudine alla vigilia della festa.
Punto di ritrovo e di accoglienza – alle ore 18.15 – sarà Campo Sant’Agnese, a fianco della chiesa parrocchiale dei Gesuati nella zona delle Zattere; qui ci sarà il momento iniziale di preghiera che darà il via al pellegrinaggio vero e proprio verso la basilica della Salute dove (l’arrivo è previsto intorno alle 19.15) il Patriarca rivolgerà ai giovani la sua riflessione; la conclusione sarà poi verso le ore 20.00, con l’atto di affidamento a Maria.
Ad illustrare e promuovere l’incontro c’è una particolare locandina che, spiegano in Pastorale giovanile, “evidenzia un sentiero verso la montagna perché richiama il brano della visitazione, in cui Maria si mette in viaggio verso la regione montuosa. All’inizio del percorso ci sono due giovani che si mettono in viaggio, come Maria. Si vuol cogliere l’invito del Papa a non starsene comodi sul divano ma alzarsi, equipaggiandosi per partire, per scegliere, per incontrare Cristo. Si vede poi l’icona della Madonna della Salute, non solo perché rappresenta il luogo del nostro pellegrinaggio, ma anche perché nell’immagine Maria sta indicando la via da seguire nel nostro cammino: Gesù”. Per maggiori informazioni sul pellegrinaggio e del materiale con alcune “piste” di preparazione: www.patriarcatovenezia.it/newmainsite/pastorale-giovanile .
- Lunedì 21 novembre, ore 10.00, Messa solenne con il Patriarca Moraglia, sacerdoti, fedeli e autorità
Lunedì 21 novembre – giornata della festa liturgica della Madonna della Salute – alle ore 10.00 si terrà nella basilica veneziana della Salute l’appuntamento religioso più importante: la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca mons. Francesco Moraglia alla presenza del Capitolo metropolitano, dei sacerdoti e dei fedeli veneziani nonché delle autorità cittadine (civili e militari).
- Calendario di eventi e celebrazioni a Venezia, Mestre e Catene
Di seguito ecco il calendario delle celebrazioni previste in questi giorni a Venezia, Mestre e Catene, nelle chiese intitolate alla Madonna della Salute:
Basilica della Salute (Venezia)
- Venerdì 18 novembre, alle ore 11.00, è fissata dal traghetto di S. Maria del Giglio l’apertura del ponte votivo sul Canal Grande alla presenza delle autorità cittadine e del Patriarca; le messe in basilica sono previste alle ore 10 – 11 – 15 – 16 (alle 16.45 rosario e canto delle litanie).
- Sabato 19 novembre le messe si terranno alle ore 10 – 11 – 15 – 16 (alle 16.45 rosario e canto delle litanie).
- Domenica 20 novembre la basilica della Salute rimane aperta dalle ore 8.00 alle 21.00 e le messe saranno celebrate alle ore 8.30 – 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17 – 18; alle ore 14.30 ci sarà la solenne apertura del pellegrinaggio cittadino mentre intorno alle ore 19.15 culminerà in basilica il pellegrinaggio diocesano dei giovani guidato dal Patriarca e proveniente da Campo Sant’Agnese (zona Gesuati – Zattere).
- Lunedì 21 novembre – giornata della festa liturgica della Madonna della Salute – la basilica rimane aperta ininterrottamente dalle ore 5.50 alle 22.15 e le messe si susseguiranno ad ogni ora, dalle 6.00 alle 20.00. Alle ore 10.00 si svolge, in particolare, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca mons. Francesco Moraglia; alle ore 22.00 è, infine, prevista la celebrazione della compieta (preghiera della sera).
- Martedì 22 novembre le messe sono previste alle ore 10 e 16 (alle 16.45 ci sarà un omaggio musicale alla Madonna della Salute).
A Mestre e a Catene
Nella chiesa della Madonna della Salute in Via Torre Belfredo a Mestre:
- Domenica 20 novembre la chiesa resterà aperta ininterrottamente dalle 8.00 alle 19.00 mentre le celebrazioni eucaristiche sono fissate alle ore 8.30, 11.00 e 18.00 con la recita del rosario prevista alle 17.00.
- Nel giorno proprio della festa lunedì 21 novembre la chiesa sarà accessibile dalle ore 7.00 alle 20.00 e le messe si susseguiranno con questi orari: 8 – 9 – 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19. La recita continuata del rosario è prevista, invece, dalle 13.00 alle 14.30.
- Martedì 22 novembre, infine, la chiesa rimarrà aperta dalle 7.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 con messe alle ore 7.30 e 10.00.
Nella chiesa della Madonna della Salute a Catene:
- Venerdì 18 novembre, alle ore 17.00, si terrà l’Infiorata con i bambini della parrocchia che offriranno un fiore alla Madonna.
- Lunedì 21 novembre le messe sono previste alle ore 8 – 9.30 – 11 (“Messa dell’ammalato” con imposizione delle mani, presieduta da fra Carlo Queroli) – 17 e poi alle ore 19.00 si svolgerà la messa solenne con il vicariato di Marghera presieduta dall’arcivescovo emerito di Gorizia mons. Dino De Antoni (al termine della celebrazione sarà distribuito il pane benedetto); nello stesso giorno, alle 15.00, si terrà la benedizione dei bambini e delle famiglie;
- domenica 27 novembre l’Eucaristia sarà celebrata alle ore 8 – 9.30 – 11 (messa solenne) – 18.30; alle ore 12.00, in particolare, è prevista la benedizione degli automezzi e degli autisti sul piazzale della chiesa; a partire dalle ore 15.00 è, infine, in programma la tradizionale processione per le vie di Catene presieduta quest’anno da don Lucio Cilia.
4. Le origini storiche e le motivazioni della festa
La festa ha origine nell’anno 1630 quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa – intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione al Longhena – a conclusione della drammatica prova rappresentata dalla forte pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare. Particolarmente venerata, nella basilica della Salute, è l’icona bizantina della Madonna (detta Mesopanditissa) davanti alla quale, ogni anno, la comunità ecclesiale e civile di Venezia rinnova il suo “voto” di riconoscenza e gratitudine.
Era stata, appunto, la grande peste che tra il 1630 e il 1631 colpì duramente la popolazione veneziana (80.000 morti su 150.000 residenti) a suggerire la costruzione dell’imponente chiesa barocca – la Basilica della Salute – progettata da Baldassarre Longhena per sciogliere il voto alla Vergine fatto da Doge e Patriarca di Venezia per la salvezza della città e la liberazione dal male.
Si racconta che la peste fu portata a Venezia da un ambasciatore del conte di Mantova (dove i Lanzichenecchi avevano appena importato il morbo) nel giugno 1630. La progressione del male fu inevitabile e rapidissima: a settembre il Patriarca Giovanni Tiepolo ordinò preghiere per chiedere la fine del flagello e il 22 ottobre ecco il voto solenne promulgato dal Doge Nicolò Contarini e dal Senato della Repubblica di Venezia affinché si compisse per 15 sabati una processione penitenziale in tutta la città e si innalzasse un tempio “alla Vergine Santissima, intitolandola Santa Maria della Salute et ch’ogni anno nel giorno che questa città sarà pubblicata libera dal presente male, Sua Serenità et li successori suoi anderanno solennemente col Senato a visitar la medesima Chiesa a perpetua memoria della pubblica gratitudine di tanto beneficio».
La costruzione fu affidata a Baldassare Longhena che progettò una chiesa «in forma di corona». La spesa sostenuta per completare l’opera si aggirò attorno ai 400.000 ducati (rispetto ai 50.000 previsti). I lavori proseguirono molto a lungo e Venezia dovette attendere alcuni decenni prima di poter ammirare la Basilica della Salute che venne finalmente consacrata a Dio dal Patriarca Alvise Sagredo il 9 novembre 1687 consegnando così alla città e al mondo un capolavoro d’arte ed una frequentatissima meta di pellegrinaggi.
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