Una nuova lettera del Patriarca: «Più spazio alla preghiera per accogliere il Papa»

Venezia, lunedì 26 febbraio 2024

Il Patriarca Francesco Moraglia ha indirizzato oggi una lettera a tutti i fedeli del Patriarcato di Venezia per invitare tutte le comunità cristiane a preparare l’incontro con il Santo Padre che avverrà domenica 28 aprile.

«Nei giorni scorsi  – ricorda il Patriarca al principio della lettera – abbiamo accolto con grande gioia la notizia della prossima venuta di Papa Francesco a Venezia, domenica 28 aprile; sarà la prima di tre tappe che lo vedranno pellegrino nelle Chiese del Triveneto nei prossimi quattro mesi. La visita sarà significativa quanto desiderata e si caratterizzerà per gesti eloquenti: l’incontro con le ospiti del carcere femminile della Giudecca, durante la visita al padiglione della Santa Sede, presso il carcere della Giudecca (Biennale Arte 2024), poi, l’incontro con la nostra Chiesa che avrà come momento culminante la celebrazione della Santa Messa in Piazza San Marco; si vanno definendo altri eventuali momenti di cui appena possibile si darà riscontro».

Il Patriarca sottolinea poi che nel breve tempo che precede questo importante appuntamento si dovrà dare più spazio alla preghiera: «Queste settimane sono tempo prezioso per la preparazione spirituale – personale e comunitaria – che ci consentirà, come Chiesa, di vivere al meglio l’incontro col Santo Padre, per giungervi preparati diamo più spazio alla preghiera, affidando al Signore la persona di Francesco e il Suo ministero di Vescovo di Roma e Pontefice della Chiesa universale. Non si tratta di inserire nuove iniziative, piuttosto di valorizzare le occasioni di preghiera: le orazioni universali dei fedeli, nelle celebrazioni eucaristiche, l’adorazione eucaristica quotidiana o settimanale, la recita del santo rosario, così da rendere vivi i sentimenti d’affetto e comunione».

Condividiamo di seguito (e in allegato) il testo integrale del messaggio:

«Carissimi e carissime,

nei giorni scorsi abbiamo accolto con grande gioia la notizia della prossima venuta di Papa Francesco a Venezia, domenica 28 aprile; sarà la prima di tre tappe che lo vedranno pellegrino nelle Chiese del Triveneto nei prossimi quattro mesi.

La visita sarà significativa quanto desiderata e si caratterizzerà per gesti eloquenti: l’incontro con le ospiti del carcere femminile della Giudecca, durante la visita al padiglione della Santa Sede, presso il carcere della Giudecca (Biennale Arte 2024), poi, l’incontro con la nostra Chiesa che avrà come momento culminante la celebrazione della Santa Messa in Piazza San Marco; si vanno definendo altri eventuali momenti di cui appena possibile si darà riscontro.

Queste settimane sono tempo prezioso per la preparazione spirituale – personale e comunitaria – che ci consentirà, come Chiesa, di vivere al meglio l’incontro col Santo Padre, per giungervi preparati diamo più spazio alla preghiera, affidando al Signore la persona di Francesco e il Suo ministero di Vescovo di Roma e Pontefice della Chiesa universale.

Non si tratta di inserire nuove iniziative, piuttosto di valorizzare le occasioni di preghiera: le orazioni universali dei fedeli, nelle celebrazioni eucaristiche, l’adorazione eucaristica quotidiana o settimanale, la recita del santo rosario, così da rendere vivi i sentimenti d’affetto e comunione.

La visita del Successore di Pietro nella Chiesa che ha per Patrono l’evangelista Marco (collaboratore di Pietro), ci offre, anche l’opportunità di approfondire ulteriormente il cammino sinodale nella consapevolezza che la Chiesa universale è presente nella Chiesa particolare (rendendola tale), nella quale siamo inseriti, grazie al battesimo, con i nostri doni e carismi personali.

Il materiale preparato dagli Uffici diocesani e allegato potrà essere d’aiuto per scandire il tempo di preparazione.

Il cammino di Quaresima ci spinga all’amore e alla verità, ossia al Signore Gesù, così da testimoniare il Dio della misericordia e della pace; potremo così rallegrarci dell’incontro con Papa Francesco ed essere da lui confermati, come Chiesa, nella fede e nella carità.

Saluto tutti con affetto e tutti benedico,

+ Francesco Moraglia, Patriarca»