Tre domande al Patriarca sulla visita del Papa a Venezia: “Gioia e gratitudine per il Santo Padre, lo accoglieremo con affetto e sarà una giornata memorabile”

Eccellenza, come ha accolto la notizia dell’arrivo del Papa a Venezia?

Con vera gioia e con gratitudine verso il Santo Padre che, oltretutto, mostra la sua grande vicinanza alla gente e alle terre del Triveneto. Abbiamo appena vissuto la Visita ad limina che ha avuto il suo momento culminante proprio nell’incontro bello, ricco e prolungato (due ore) col Santo Padre in cui abbiamo potuto dialogare su differenti temi che stanno a cuore ai vescovi e alle nostre Chiese particolari. Ed ora, in poche settimane, Francesco sarà prima a Venezia il 28 aprile e poi il 18 maggio a Verona e il 7 luglio a Trieste. Venezia, intesa come città e come comunità ecclesiale, si appresta ad accoglierlo con affetto e certamente saprà offrire al Papa – e vivrà con lui – una giornata unica e memorabile come è già stato per altre visite dei Pontefici negli anni e nei decenni passati.

 

Quale sarà il filo conduttore di questa visita?

Direi che il filo conduttore rispecchia l’identità di questa città e di questa Chiesa. Gli appuntamenti che si stanno predisponendo sono, infatti, nel segno della carità, della cultura e dell’arte. Significativo sarà l’appuntamento curato dal Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione – che prende parte, come ente promotore del Padiglione della Santa Sede, alla 60.ma Biennale d’Arte di Venezia – e che organizza l’incontro che porterà Papa Francesco presso la Casa di reclusione femminile sull’isola della Giudecca; qui il Santo Padre visiterà – nella chiesa di S. Maria Maddalena delle Convertite – l’esposizione “Con i miei occhi”, realizzata in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia. Da un lato, quindi, la cultura e l’arte nella contemporaneità di una città come Venezia che da sempre unisce passato, presente e futuro in una sintesi sempre nuova; dall’altro, l’incontro con le donne ospiti di quel carcere e che certamente rappresentano un pezzo di mondo che spesso viene messo tra quegli “scarti”, talora invisibili, di cui tanto parla il Santo Padre e che lui, invece, ci invita a tenere presenti e mettere sempre al centro dell’attenzione.

 

E poi ci sarà qualche momento che chiamerà in causa direttamente la Chiesa veneziana?

Stiamo pensando ad un possibile momento con i giovani del Patriarcato, magari anche con una rappresentanza dei giovani del Triveneto, affinché il Papa possa salutarli ed incontrarli; si tratta però di coordinare il tutto con l’organizzazione vaticana del viaggio papale. Certamente ci sarà la S. Messa – saremo in pieno tempo pasquale – che si prevede in Piazza S. Marco, sullo sfondo della nostra splendida Basilica Cattedrale intitolata all’Evangelista patrono di Venezia e delle genti venete. Sarà questo l’evento culminante della visita di Papa Francesco alla città di Venezia e inviterò a quel momento anche i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto. Ma, come è stato già detto, tutto andrà precisato e dettagliato bene nelle prossime settimane quando il quadro degli appuntamenti – con orari, luoghi, modalità di partecipazione ecc. – si farà più chiaro e diventerà ufficiale. Intanto gioiamo per l’annuncio ufficiale che è arrivato in queste ore e prepariamoci con la preghiera, con la nostra disponibilità personale e quella delle nostre comunità e con il desiderio di incontrare con affetto il successore di Pietro che viene a Venezia innanzitutto per confermare e rinnovare la nostra fede nel Signore Gesù, il nostro Redentore.

 

(Foto: © Vatican Media)