Don Bogumil, nuovo prete per Venezia. Il testo integrale dell’omelia del Patriarca

In calce l’omelia del Patriarca Francesco all’ordinazione presbiterale di don Bogumil

 

Sabato 18 giugno, alle ore 10.00, nella basilica cattedrale di San Marco Evangelista in Venezia, il Patriarca Francesco Moraglia ordinerà al presbiterato don Bogumil Wasiewicz, studente del Seminario Patriarcale. Dopo la sospensione di due anni dovuta alle limitazioni imposte dalla pandemia, che han no visto le ultime due “annate” di novelli sacerdoti svolgersi sotto le bianche cupole della Salute (perché più pratica e capiente), si tornerà a celebrare nella cattedrale marciana.

Don Bogumil Wasiewicz, ordinato diacono lo scorso 6 novembre, per tutti Bogus, ha 28 anni, sesto di sette fratelli di una grande famiglia ed è originario di Varsavia (Polonia). Sta prestando servizio come diacono presso le parrocchie della collaborazione pastorale del Lido di Venezia; è legato profondamente al Cammino Neocatecumenale, attraverso il quale è giunto nella
Diocesi lagunare. «I miei genitori – racconta – mi hanno trasmesso fin da bambino una fede molto vissuta, dove vissuta significa che senza Gesù e senza il suo perdono non sarebbero
più insieme. Crescendo, però, l’appartenenza a Cristo in me si è intiepidita». Dopo una catechesi, la svolta: «Ricordo in particolare la testimonianza di un prete di Mestre, don Gianvito, e una sua frase: “Non esiste cosa più bella al mondo che salvare la gente dall’inferno”. E io un certo inferno lo sperimentavo…». Da lì partirà il suo percorso verso il sacerdozio.

Don Bogumil è appena tornato da un periodo di formazione di tre mesi e mezzo presso la parrocchia di San Marco a Ol Moran, in Kenya, guidata dal presbitero mestrino don Giacomo Basso. In
passato, come seminarista, ha svolto un periodo di servizio presso la parrocchia di San Giorgio martire in Chirignago (Mestre). «Dopo la prima visita in Africa e aver conosciuto personalmente don Giacomo – sottolinea il Rettore del Seminario veneziano, don Fabrizio Favaro – il Patriarca Francesco ha voluto espressamente che i seminaristi, prima di essere ordinati, vivessero un tempo di conoscenza e ministero nella missione di Ol Moran. In questi anni tale scelta ha mostrato frutti di comunione e di crescita nella consapevolezza che il ministero presbiterale è chiamato a configurarsi in maniera sempre più evidente come missionario. Lì, ad Ol Moran, i seminaristi fanno esperienza di una Chiesa giovane, nella quale i presbiteri sono i formatori e coloro che annunciano la Parola e donano i Sacramenti. E vi sono molti laici, preparati, che condividono con il presbitero la responsabilità nella guida delle piccole comunità locali. Una bella opportunità per sperimentare una sinodalità vissuta nella quale le diverse vocazioni non si contrappongono ma lavorano corresponsabilmente per l’annuncio del Vangelo».

Aggiunge don Favaro: «La presenza nel nostro Seminario di alcuni seminaristi provenienti dall’esperienza del Cammino neocatecumenale è un bel dono perché ci costringe a vivere sul serio la comunione che sa valorizzare le differenze ma puntando sempre all’unità. Don Bogumil verrà ordinato per il Patriarcato di Venezia che in questi anni ha imparato a conoscere e amare anche grazie ai rapporti di amicizia e di comunione con alcune comunità parrocchiali e alcuni presbiteri. La sua provenienza e appartenenza al carisma del Cammino è realmente una opportunità perché è vissuta come un sostegno ulteriore nel custodire il dono della fede e per crescere nella santità attraverso l’esercizio del ministero».

 

Marco Zane

(articolo da Gente Veneta n. 23/ 2022)

La foto è di Tommaso Modesto / Gente Veneta