Redentore 2023: gli appuntamenti e le celebrazioni della popolare festa veneziana

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Si rinnova a Venezia – in particolare nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 luglio 2023 – la grande festa religiosa e civile del Redentore, sempre particolarmente sentita e attesa: da circa quattro secoli e mezzo, in tale circostanza, migliaia di fedeli attraversano il canale della Giudecca in pellegrinaggio per sciogliere l’antico voto, che risale al XVI secolo, quando la città lagunare fu colpita da una terribile peste (1575 -1577, v. nota storica in calce).

L’apertura del ponte votivo che collega la fondamenta delle Zattere alla Basilica palladiana anche quest’anno è anticipata a venerdì 14 luglio, alle ore 20. Numerose le celebrazioni previste già a partire da giovedì 13 quando è prevista una Santa Messa alle ore 18.30. Venerdì 14, oltre alla Messa al medesimo orario, si terrà una veglia di preghiera (ore 21) animata dagli Evangelizzatori di strada.

Sabato alle ore 10 sarà celebrata la Messa delle Nove Congregazioni del Clero veneziano) e poi la Messa delle ore 18.30. Infine domenica il programma prevede Messe alle ore 8, 9.30, 11, 12.30, 15.30, 17 e poi la Messa solenne delle 19, presieduta dal Patriarca, con la benedizione della città.

La parrocchia ripropone il tradizionale mercatino, il cui ricavato servirà a dare aiuto ad alcune persone bisognose della Giudecca e poi a sostenere le missioni.

Nella giornata di domenica 16 sono previste anche le regate del Redentore: alle ore 16 la regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi, alle ore 16.45 la regata su pupparini a 2 remi e alle ore 17.30 la regata su gondole a 2 remi.

 

Nel file allegato in calce il riepilogo di appuntamenti e celebrazioni della popolare festa veneziana.

 

Le origini della festa

  • Nel triennio 1575 – 1577 la Serenissima fu scossa dal flagello della peste. Favorito dall’altissima concentrazione di abitanti, il morbo serpeggiò a lungo e causò moltissime vittime: quasi 50.000, più di un terzo della popolazione. Il Senato, il 4 settembre 1576, deliberò che il Doge dovesse pronunciare il voto di erigere una chiesa dedicata al Redentore, affinché intercedesse per far finire la pestilenza. Ogni anno la città avrebbe reso onore alla basilica, nel giorno in cui fosse stata dichiarata libera dal contagio. Il 13 luglio 1577 la pestilenza fu dichiarata definitivamente debellata e si decise di festeggiare la liberazione dalla peste la terza domenica del mese di luglio, con una celebrazione religiosa e una festa popolare.
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