Messaggio di Papa Francesco per i giovani pellegrini alla Madonna della Salute e l’iniziativa “Venezia in rosso”

Venezia, 20 novembre 2018

 

“Il Santo Padre rivolge il suo affettuoso saluto ai giovani che prendono parte al pellegrinaggio diocesano promosso da codesto Patriarcato e dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma di tanti cristiani perseguitati a motivo della loro fede”: inizia così il messaggio inviato oggi da Papa Francesco al Patriarca di Venezia Francesco Moraglia – a firma del Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin – in occasione dell’evento che porterà stasera, nell’ambito della festa veneziana della Madonna della Salute, ad illuminare e “colorare” la stessa basilica della Salute ed altri luoghi simbolo della città – a Venezia e a Mestre – in ricordo e memoria dei cristiani martiri e perseguitati nel mondo (per ulteriori dettagli si rimanda ad altre parti del sito www.patriarcatovenezia.it).

“Sua Santità – continua il messaggio che viene letto stasera durante il pellegrinaggio diocesano – auspica che la provvida iniziativa susciti una doverosa attenzione da parte di tutti al grave problema delle discriminazioni che i cristiani subiscono in tante parti del mondo. Vi sono infatti Paesi dove è imposta un’unica religione, altri dove si assiste a persecuzione violenta o sistematico dileggio culturale nei confronti dei discepoli di Gesù, a scapito della libertà religiosa, un diritto fondamentale dell’uomo che va riconosciuto poiché riflette la sua più alta dignità”.

“Papa Francesco – conclude – incoraggia a pregare affinché questi nostri fratelli e sorelle vessati per le proprie convinzioni religiose possano resistere forti nella prova, sentendo accanto a loro la presenza orante e consolante dell’intera comunità cattolica così da diventare seme di nuova vitalità e di speranza per la Chiesa. Con tali voti, il Sommo Pontefice assicura un orante ricordo e volentieri invia la benedizione apostolica, quale incoraggiamento ad essere ovunque artefici di riconciliazione e di pace”.