L’ultimo saluto al diacono Paolo Casadoro. Il ricordo del Patriarca: “Persona buona, disponibile, generosa”

Si sono svolti lunedì 29 febbraio, nella chiesa parrocchiale di S. Paolo a Mestre, i funerali del diacono Giampaolo Casadoro morto a 76 anni il 19 febbraio. Nell’omelia il Patriarca Francesco ne ha sottolineato i tratti di “persona buona, disponibile, generosa” ed ha ricordato il suo impegno quando è stato alla guida del dormitorio “Betlemme” a Venezia:  “Ha saputo costruire rapporti franchi e immediati con le persone che, di volta in volta, venivano ospitate nella struttura; Paolo ha sempre cercato di istituire un sincero rapporto umano con chi utilizzava, sia pure per breve tempo, quello spazio d’accoglienza. Le fragilità e i punti di forza delle persone ospitate erano occasione, per lui, per creare nuovi ponti e legami.  Come diacono sentiva l’impegno della carità a partire anche dalle opere di misericordia materiali e spirituali. Certo, era importante per lui l’aiuto materiale ma Paolo non faceva mai mancare il suo consiglio e qualche paterno ammonimento”. Ha accennato quindi agli ultimi intensi incontri avuti con lui, nella sua casa poco prima di Natale e infine al funerale di don Franco De Pieri. “Una buona testimonianza e una buona memoria di sé – ha aggiunto -, lasciate da chi ha esercitato nella Chiesa un ministero significativo come quello del diacono, sono già una prima ma reale evangelizzazione; è, infatti, proprio dall’altare – dove il diacono esercita il suo servizio – che nasce la carità cristiana che include, ma va anche ben oltre, la sola solidarietà umana”. Nelle ore seguenti ai funerali è giunto anche il messaggio del vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol: “Ho conosciuto molto bene il diacono Paolo nel suo appassionato e generoso ministero, soprattutto verso i poveri, i senza fissa dimora, ma anche verso le persone sole e anziane”.

Il diacono Casadoro era mancato la mattina di venerdì 19 febbraio, intorno alle ore 6.30 presso il Policlinico S. Marco di Mestre dove era ricoverato a causa della grave malattia che lo aveva da tempo colpito. Aveva 76 anni. Originario di Venezia, sposato, due figlie e un lavoro al Porto, Giampaolo era stato ordinato diacono permanente dal Patriarca Marco Cè nel 1990. Ha svolto con generosità il suo ministero diaconale nel Patriarcato di Venezia non solo a servizio di realtà parrocchiali ma anche e soprattutto dirigendo, per parecchi anni, il dormitorio “Betlemme” della Caritas diocesana che, allora, aveva sede di fronte alla stazione ferroviaria veneziana. Attualmente era cooperatore parrocchiale della parrocchia di S. Paolo di Mestre. Poco meno di un paio di mesi fa, in una delle sue ultime uscite, aveva partecipato nel Duomo di S. Lorenzo di Mestre ai funerali di don Franco De Pieri e in quell’occasione aveva chiesto di poter proclamare la lettura del Vangelo.