Liberazione di Marco Zennaro

Ufficio Stampa del Patriarcato

 

Sabato 12 marzo 2022

 

 

Trasmettiamo il comunicato stampa di Unioncamere del Veneto in ordine alla liberazione del veneziano Marco Zennaro. Il Patriarcato di Venezia ha messo a disposizione le strutture amministrative necessarie al coordinamento della raccolta fondi.

 

COMUNICATO STAMPA

 

12 marzo 2022 – Il presidente di Unioncamere, Mario Pozza, il presidente di Confindustria Venezia e Rovigo, Vincenzo Marinese e il Presidente della Fondazione di Venezia, Michele Bugliesi sono felici per l’avvenuta  liberazione dell’imprenditore Marco Zennaro e innanzitutto desiderano ringraziare il Ministero degli Esteri e i validi funzionari che in questi mesi si sono battuti con grande professionalità perché si rendessero concreti gli auspici della famiglia dell’imprenditore veneziano, da troppi mesi costretto in Sudan.

“Occorre aggiungere, con grande soddisfazione, che per questo risultato si è mobilitato l’intero sistema veneziano, in particolare il Patriarca, Mons. Francesco Moraglia, che ha messo a disposizione le strutture amministrative del Patriarcato di Venezia necessarie come fattore di coordinamento e di raccordo e il Sindaco, Luigi Brugnaro, che ha risposto all’iniziativa con generosità e a titolo personale, così garantendo la buona riuscita della raccolta fondi che poi è stata gestita in loco dalle strutture del Ministero e dall’Ambasciata italiana.

“Assieme a Confindustria Venezia e Rovigo e alla Fondazione, hanno contribuito, coordinate da Unioncamere, le categorie economiche della Città, in particolare, Confesercenti Area Metropolitana di Venezia, Confcommercio Area Metropolitana di Venezia, CNA Associazione Metropolitana di Venezia, Consorzio Veneto Garanzie, Cofidi Veneziano, Fidi Nordest, Confindustria Venezia Area Metropolitana, Coldiretti Venezia, Confartigianato Imprese Area metropolitana, Confartigianato Veneto e l’Associazione Piazza San Marco”.

“Infine, ma non certo per ultime, vanno ringraziate di cuore le famiglie Tokatzian, Contini, Pendini, Luce e Boscolo Bielo che hanno consentito all’iniziativa di raggiungere l’obiettivo e di diffondersi tra i cittadini veneziani”.

“Marco ora è libero e la città può finalmente stringersi a lui e alla sua famiglia”.

 

 

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