Lungo la spiaggia veneta l’estate si coniuga sempre più con la lettura di ‘Avvenire’. Ha adottato per prima questa opportunità Bibione, che si trova all’estremità orientale del Veneto balneare, la conoscerà ora con maggiore determinazione anche Jesolo. La parrocchia di Maria Ausiliatrice, infatti, ha organizzato una serie di appuntamenti culturali, per le prossime due settimane, che lanceranno il ‘metodo Avvenire’ nell’interpretazione di quanto avviene quotidianamente riguardo ai fatti non solo di Chiesa ma anche della cronaca, della cultura, della politica. Jesolo, da sola, fa 6 milioni di presenze turistiche l’anno. I residenti sono 26mila, durante l’estate decuplicano. L’anima di questo popolo è la Chiesa che cerca nuove strade, in sintonia con le altre istituzioni, per accompagnare abitanti e villeggianti lungo un percorso di crescita non solo religiosa ma anche culturale. «Quando ci siamo posti questa esigenza ci siamo trovati accanto le altre comunità del litorale veneto – spiega il parroco, monsignor Lucio Cilia – e tra le tante idee si è subito palesata come particolarmente interessante, sotto l’aspetto del coinvolgimento, la festa di ‘Avvenire’ a Bibione. Anche noi ci siamo dati da fare per verificare se potevamo cominciare con alcune prime iniziative che potessero portare un’anima dentro un catalogo di oltre 500 eventi». Il parroco ne ha parlato con i propri collaboratori, ricevendone una risposta entusiastica. Si trattava però di andare oltre, di intercettare con una specifica proposta cristiana tutte le comunità che interagiscono a Jesolo. Don Cilia è parroco anche ai Santi Liberale e Mauro. C’è una terza comunità, quella del Sacro cuore, che è retta da don Alfredo Costa. Le tre realtà costituiscono la prima collaborazione pastorale, coordinata da monsignor Cilia. «Quasi inaspettatamente ci è stato manifestato interesse da parte degli albergatori attraverso le loro associazioni, del Comune stesso e di altri enti ancora – testimonia il parroco –. È stato a questo punto che abbiamo deciso di scommettere». Monsignor Cilia è prudente, ma fiducioso. I turisti non sono tutti distratti, disinteressati, svagati. I più dimostrano attenzione e interesse verso la comunità che li accoglie. «E dunque credo che rientri nel nostro dovere pastorale lanciare proposte capaci di far sentire i villeggianti parte della comunità e aiutarli a vivere la vacanza come un’esperienza che li arricchisce». Siamo nella spiaggia più amata dai giovani. L’oratorio parrocchiale, in centro città, è molto frequentato anche dai ragazzi ospiti, che si impegnano soprattutto nei tornei di calcio. La parrocchia organizza anche il Grest cui partecipano non solo i ragazzi jesolani. Proporre in piena estate appuntamenti sull’Eucaristia piuttosto che sulla Sindone potrebbe sembrare un azzardo. E invece no, a sentire Cilia: «Abbiamo sei Messe domenicali in parrocchia, tutte molto frequentate. Da anni proponiamo l’adorazione eucaristica dalle 7 del mattino di ogni giovedì fino alle 7 del mattino successivo, e a ogni ora c’è sempre gente. Tutte le sere, per due ore, apriamo la cripta della chiesa per una sosta spirituale lungo l’itinerario più classico delle passeggiate. E anche in questo caso la partecipazione è garantita». Portare ‘Avvenire’, ma anche ‘L’Osservatore Romano’ e il settimanale diocesano ‘Gente Veneta’, vuol dire completare le proposte di carattere religioso sotto il segno dell’attualità. ‘Avvenire’ infatti verrà proposto lungo tutta l’estate.
E’ il Comune stesso di Jesolo a lanciare dal suo sito il programma culturale Avvenire@jesolo. Programma organizzato dalle parrocchie di Santa Maria Ausiliatrice e Santi Liberale e Mauro, in collaborazione con diverse altre organizzazioni del territorio. Una mostra, un dibattito, una conferenza sono i tre momenti di Avvenire@jesolo, che intende portare nei luoghi di vacanza balneare anche dei momenti di riflessione su tematiche cristiane. Tema centrale delle giornate sarà il rapporto tra i giovani (Jesolo è una delle spiaggie di maggiore attrazione), il Web e la fede, prendendo spunto dalla testimonianza di Carlo Acutis. Aveva solo 15 anni quando Carlo, nel 2006, muore per una leucemia dal decorso breve, anzi brevissimo (tre giorni). Da quando riceve la prima comunione, a 7 anni, non manca mai all’appuntamento quotidiano con la Messa. «Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie », diceva. In molti lo consideravano un genio dei siti web. Alla sua morte la diocesi di Milano ha avviato il processo di beatificazione. «Il suo esempio e la sua testimonianza – sottolinea monsignor Cilia, il parroco di Jesolo – sono spunto fondamentale per riflettere su come usare bene gli strumenti di comunicazione». «I miracoli eucaristici nel mondo» è il tema della mostra ideata e progettata da Acutis che verrà inaugurata il 28 giugno e che si protrarrà sino al 26 luglio. A ospitare la rassegna sarà la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice in piazza Trieste, a Jesolo. Orari: tutti i giorni 8:00 – 12:00; 14:30 – 19:00; 20:30-22:30; il giovedì fino alle 24:00. Mercoledì 5 luglio alle 21:00, in Piazza Marconi, si terrà l’atteso confronto tra Marco Tarquinio, direttore di ‘Avvenire’, Giovanni Maria Vian, Direttore de ‘L’Osservatore Romano’, Sidi Perin, padrino di cresima di Carlo Acutis. Introduce monsignor Lucio Cilia, modera Giorgio Malavasi di ‘Gente Veneta’. Alla serata sarà presente anche il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, cui sono affidate le conclusioni. Tra gli appuntamenti è prevista anche una conferenza sulla Sindone, a cura di Giulio Fanti.