La preghiera del Patriarca al Santissimo Redentore: “La vita, il bene più prezioso. Metti nel cuore dei signori della guerra un po’ di nostalgia della pace…”

Preghiera al Santissimo Redentore

 

Santissimo Redentore, anche oggi, come da oltre quattro

secoli, innalziamo fiduciosi a Te la nostra preghiera;

guarda a noi in questo tempo così tribolato.

Affidiamo a Te le nostre famiglie, l’uomo e la donna,

chiamati a collaborare al tuo atto creativo, suscitando

la vita da cui deriva ogni altro bene.

Oggi più che mai, in cui la guerra fa sentire la sua voce

di morte aiutaci a comprendere come la vita

sia il bene prezioso che dobbiamo imparare ad accogliere

e tutelare sempre, dal concepimento al suo naturale spegnersi:

là dove le terre riarse dalla siccità, negano i raccolti,

là dove la guerra dispensa ovunque morte senza distinguere

i militari dai civili, i bambini dagli adulti, i malati dai sani.

Insegnaci a rispettare ed amare sempre la vita, promuovendone

la cultura soprattutto dove è particolarmente fragile e provata;

spargiamo generosamente con la parola e i gesti semi di pace.

Ti chiediamo, Santissimo Redentore, per l’intercessione

della Madonna della Salute, di mettere nel cuore dei “signori”

della guerra un po’ di nostalgia della pace, fa sorgere una rete di carità

a servizio di tutti i popoli, di ogni uomo; benedici Venezia, l’Italia,

l’Europa, in particolare, l’Ucraina e la Russia. Davvero fratelli tutti!

Così sia.

 

Venezia, 17 luglio 2022

+ Francesco Moraglia, Patriarca