Madonna dell’Angelo: dopo 100 anni è tornata da Caorle a Venezia. Il calendario delle celebrazioni

 

Venezia, 22 luglio 2023

Questa mattina, alle ore 9.30 circa, la motonave “Caorle” con la statua della Madonna dell’Angelo è giunta a Venezia per la celebrazione del centenario. Ad accoglierla il Patriarca Francesco. Dopo la processione fino alla Salute e la preghiera del Santo Rosario il Patriarca Francesco ha nuovamente benedetto la statua come già il suo predecessore Pietro La Fontaine fece nel 1923. Alle 13.30 la statua è stata riportata sulla barca ed ora è a Caorle: ad accompagnarla il Patriarca Francesco che questa sera presiede a Caorle la Santa Messa alle ore 19.

Le parole del Patriarca: “Maria è la prima discepola, prima di tutti gli uomini che hanno seguito Gesù, prima di tutti I discepoli, prima di Pietro, c’è Lei, c’è il Suo sì. Ai piedi della Croce Le viene affidato Giovanni. Quindi Maria ha una preminenza anche su quel discepolo che è rimasto fedele fino alla morte del Maestro. Dobbiamo guardare a Lei sempre, che siamo uomini donne, anziani e giovani, laici o chierici, religiosi o religiose, sani o malati, dobbiamo guardare a Lei”.

 

 

Una festa della fede e della devozione mariana che coinvolgerà tutta la città di Caorle e i suoi ospiti: sabato 22 luglio in occasione del centenario della benedizione della nuova statua del Santuario della Madonna dell’Angelo, compiuta allora a Venezia dal Patriarca Pietro La Fontaine, l’effige sarà portata via acqua presso la basilica della Salute dove il Patriarca Francesco rinnoverà l’atto di consacrazione e di affidamento, per poi riportarla a Caorle.

La mattina del 31 gennaio 1923, aprendo il Santuario, si scoprì che dei ladri non soltanto rubarono offerti e ornamenti ma anche causarono un incendio che distrusse l’antica statua della Madonna dell’Angelo (vedi foto a fianco). Il dolore di tutta Caorle fu comunicato subito al Patriarca cardinale Pietro la Fontaine che scrisse subito una profonda e commovente lettera da Padre e Pastore, promettendo di procurare al più presto una nuova immagine della Madonna. Promessa mantenuta nel luglio dello stesso anno portando solennemente da Venezia “via mare” il nuovo simulacro e benedicendolo solennemente davanti al popolo radunato per la S. Messa.

Tra pochi giorni, sabato 22 luglio, questo evento sarà ricordato e rinnovato: alle 6.30 del mattino con un automezzo appositamente abbellito e decorato, la statua lascerà il piccolo santuario caorlotto per raggiungere il Rio del mercato del pesce da cui partirà per la laguna di Venezia. Attorno alle 10 dovrebbe arrivare sulla riva delle Zattere in corrispondenza del Rio Terà dei Catecumeni da dove proseguirà trasportata dai portatori fino alla Salute dove vi sarà un momento di preghiera: l’Unitalsi di Venezia guiderà il rosario verso le ore 11.

Successivamente, alle 13.30 circa, la statua ripercorrerà il tragitto del mattino per rientrare con la Motonave “Caorle”. Ad accompagnarla anche il Patriarca Francesco. Sarà accolta alla foce del fiume Livenza dove sarà trasferita su una barca tradizionale (una caorlina). Sarà dunque portata a remi fino in “Sacheta” (se le condizioni metereologiche non lo consentiranno sarà portata via terra). In “Sacheta” la statua sarà accolta dalla banda musicale “Marafon”.

Alle ore 18 il Patriarca Francesco presiederà la Santa Messa sul palco che sarà allestito sul piazzale del Santuario, al termine della quale vi sarà il rinnovo della benedizione della statua e la preghiera di affidamento. Dalle 20.30 alle 21.20 la preghiera mariana continuerà animata con canti dal gruppo “Sine Nomine Ensamble”. Alle 21.30 la statua sarà portata processionalmente in Duomo dove rimarrà per tutta la domenica seguente.

Vi sarà dunque anche il tradizionale “incendio” del campanile. Il giorno dopo, domenica 23 luglio, il Patriarca presiederà la Santa Messa solenne alle ore 9.

La statua rimarrà in Duomo fino alla conclusione della Messa delle ore 21, quando sarà processionalmente riportata in Santuario dopo l’incendio del campanile. «La nostra Madonna dell’Angelo interceda per questo nostro tempo – è il desiderio e l’invocazione del parroco, mons. Danilo Barlese – invochi la pace e la testimonianza cristiana delle nostre comunità perché porti la speranza e lo sguardo di fede verso la storia come accadde cento anni fa».