Inaugurata dal Patriarca la nuova casa sacerdotale a Zelarino

Ufficio Stampa del Patriarcato

 

Zelarino, giovedì 13 ottobre 2022

 

INAUGURATA OGGI DAL PATRIARCA LA NUOVA CASA SACERDOTALE A ZELARINO

 

Oggi il Patriarca Francesco Moraglia ha inaugurato la nuova Casa sacerdotale, realizzata rinnovando gli spazi contigui al Centro Pastorale diocesano “Cardinale Urbani” (sito nello storico complesso di villa Visinoni a Zelarino, Venezia), dove un tempo risiedevano i Padri Missionari Saveriani e recentemente acquisiti dal Patriarcato. La casa accoglierà nei prossimi giorni già un primo gruppo di presbiteri.

“Alla nostra figura di Chiesa, alla nostra forma di Chiesa mancava qualcosa”. Lo ha detto il Patriarca Francesco a proposito della nuova Casa sacerdotale “Madonna Nicopeia”, inaugurata questa mattina a Zelarino. Mons. Moraglia ha infatti ricordato che fino ad ora i sacerdoti anziani trovavano accoglienza, laddove si rendesse necessario un certo tipo di accudimento, in strutture fuori diocesi.

La nuova Casa di Zelarino ospiterà fino a 15 sacerdoti anziani sia autosufficienti, che vivranno in fraternità offrendo il proprio servizio pastorale alle parrocchie vicine, sia non autosufficienti cui sarà garantita la necessaria assistenza, grazie alla convenzione stilata con l’Opera Santa Maria della Carità.

“Ho chiesto ai seminaristi che si rendano presenti presso questa comunità, perché vi sia uno scambio intergenerazionale. E io – ha proseguito il Patriarca – mi farò carico di tenere desta questa realtà nei vari incontri che faremo qui, negli uffici presenti a Zelarino, in modo che i sacerdoti in attività incontrino i loro confratelli, perché si sentano al centro di affetto e fraternità. Inoltre, chi sarà in grado potrà svolgere servizio pastorale nelle parrocchie vicine o comunque laddove in diocesi ci sia bisogno. Perché sapere di essere utile aiuta a vivere meglio il proprio sacerdozio”.

UNA STRUTTURA GREEN. “E’ un intervento green, nel senso che è rispettoso della sensibilità ecologica e delle risorse che sono state utilizzate”: lo ha spiegato l’architetto Marco Zordan, che con la moglie Silvia Ansevini ha curato il progetto della casa sacerdotale Madonna Nicopeia, inaugurata oggi a Zelarino. “E’ un complesso interamente accessibile, con spazi che vogliono garantire la vita privata ma anche la vita comune, la socialità. E in tema di accessibilità, grazie alla copertura wi-fi, ognuno – anche se si troverà nella sua camera impossibilitato a muoversi – potrà seguire le celebrazioni che si terranno nella cappella. La progettazione della cappella, a questo proposito, è stata il fulcro e il cuore del nostro progetto”.

IL PROGETTO. L’immobile, che costituisce l’ultimo lotto del complesso del Centro Pastorale “Cardinal Giovanni Urbani”, era di proprietà dei Padri Saveriani che, una volta deciso di concludere la loro presenza a Zelarino, lo hanno messo in vendita e nel dicembre 2020 è stato acquistato dalla Diocesi. “La decisione – ha spiegato don Fabrizio Favaro, vicario per gli Affari economici – era legata all’interesse della Diocesi, che già aveva acquistato il resto del complesso. L’esigenza della Casa del Clero viene da lontano e ora giunge a concretizzazione. Dopo la progettazione e l’affidamento alle imprese, il 6 dicembre 2021 è stato aperto il cantiere. I problemi non sono mancati, soprattutto per la mancanza delle materie prime”. Il restauro, durato circa un anno, è stato affidato all’architetto Marco Zordan e alla moglie Silvia Ansevini: “A loro – ha aggiunto don Favaro – va il nostro ringraziamento per la cura di questo progetto”.

Nella casa vi sono stanze singole con bagno, alcune con studiolo personale, ampi spazi comuni interni ed esterni, una cappella e ambienti per l’assistenza sanitaria. Tutti gli spazi sono progettati per risultare accoglienti anche per persone con difficoltà motorie. Le scale interne, dopo essere state ristrutturate, sono accessibili e con pianerottoli per la stosta. Sono stati installati elevatori e montalettighe. Si è poi operato sul comfort, aumentando le fonti di luce naturale, come la grande vetrata che si affaccia sugli spazi aperti del Centro Urbano.

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