Il ringraziamento del Patriarca al Santo Padre: “Oggi abbiamo vissuto una giornata indimenticabile: grazie! In Lei abbiamo sentito il padre e la guida”

Al termine della celebrazione eucaristica in Piazza San Marco, nella quinta domenica di Pasqua, il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ha rivolto queste parole di ringraziamento al Santo Padre nel momento finale della sua visita alla Città e alla Chiesa di Venezia:

 

Santo Padre, caro Papa Francesco,

la parola che insieme Le diciamo – ad una sola voce e con tutto il cuore – è: grazie!

Una città, una Chiesa, un popolo vivono momenti ordinari e straordinari. Oggi abbiamo vissuto una giornata indimenticabile: grazie per questa giornata tanto attesa e oggi vissuta con grande semplicità e gioia. In Lei abbiamo sentito il padre e la guida.

Gli incontri con le ospiti del carcere femminile della Giudecca e gli artisti al Padiglione allestito dal Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione nella Chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite, il momento festoso e un po’ rumoroso con i giovani alla Salute, la celebrazione eucaristica in questa piazza, che è il cuore della città, e l’omaggio all’evangelista Marco, rimarranno vivi in noi. Grazie!

Gli abitanti di Venezia e delle terre del Nordest sono persone laboriose, oneste, generose. In passato hanno vissuto sulla loro pelle e, quindi, sanno bene cosa voglia dire lasciare la propria terra e migrare. Sì, conoscono bene il dramma che, oggi, molti vivono.

Venezia è città stupenda, fragile, unica e, da sempre, ponte fra Oriente e Occidente, crocevia di popoli, culture e differenti fedi. Per questo, a Venezia, i grandi temi delle Sue encicliche – Fratelli tutti e Laudato si’ – trovano puntuale riscontro: il rispetto e la cura del creato e della persona, iniziando dal bene sommo della vita che sempre va rispettata e amata, soprattutto quando è fragile e chiede d’essere accolta.

Come segno concreto e duraturo di questa Sua visita, la Chiesa di Venezia intende mettere a disposizione di soggetti fragili, in particolare donne che cercano il reinserimento sociale, otto mini-alloggi; si tratta di spazi ristrutturati nella Casa della Carità (ex convento delle Muneghette), intitolata a San Giuseppe e situata nel centro storico di Venezia.

Infine, Santo Padre, ancora grazie per la parola “pace” che instancabilmente risuona sulle Sue labbra. È oggi presente in questa piazza l’icona della Madonna della Salute che è chiamata anche “Mesopanditissa”, ossia mediatrice di pace, perché dinanzi ad essa, nel 1264, si pose fine alla guerra durata più di mezzo secolo tra Venezia e Candia.

Caro Papa Francesco, la Madonna della Salute l’accompagni sempre e noi, con affetto, Le rivolgiamo il saluto caro ai veneziani: viva San Marco, viva Venezia!