Guardare alla vita con rispetto e umanità: nota della Pastorale familiare diocesana

Venezia, 10 aprile 2021

In riferimento ad una campagna pubblicitaria attualmente in atto, pubblichiamo un intervento dell’Ufficio della Pastorale Familiare del Patriarcato di Venezia

 

Ogni donna che porta in sé la vita va guardata con rispetto, aiuto e vicinanza. Con amarezza si vede pubblicizzare la pillola abortiva come una “conquista da difendere” e un agire “in tutta sicurezza”, così banalizzando e riducendo l’esperienza ben più complessa e totalizzante che la donna vive e tacendo completamente della vita del bambino.

Si sente dire, ricordava papa Francesco a un convegno promosso dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita (25 maggio 2019), “Voi cattolici non accettate l’aborto, è il problema della vostra fede”. E invece “No: è un problema pre-religioso. La fede non c’entra. Viene dopo, ma non c’entra: è un problema umano. Non carichiamo sulla fede una cosa che non le compete”.

Lasciare una donna, che si trova a vivere un momento così delicato della sua esistenza, a gestire nell’anonimato e nella solitudine la decisione di escludere la vita di un nascituro, significa abbandonarla, gravata da un peso da scrollarsi prima possibile.

“L’aborto non è mai la risposta che le donne e le famiglie cercano. La violenza e il rifiuto della vita da dove nascono in fondo? Dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo”.

 

 Ufficio per la Pastorale Familiare del Patriarcato di Venezia

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