Fidanzati alla Porta Santa di San Marco e poi in dialogo con il Patriarca Moraglia. Appuntamento domenica 6 marzo, ore 15.00, nella cattedrale veneziana

Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Venezia, 4 marzo 2016

Fidanzati alla Porta Santa di San Marco e poi in dialogo con il Patriarca Moraglia
L’appuntamento è per domenica 6 marzo, alle ore 15.00, nella cattedrale veneziana
 
Fidanzati convocati a S. Marco domenica prossima – 6 marzo, con inizio alle ore 15.00 – per l’annuale assemblea diocesana che culminerà nell’incontro-dialogo con il Patriarca Francesco Moraglia. L’iniziativa è organizzata come sempre dall’Ufficio per la pastorale degli sposi e della famiglia coordinato da don Danilo Barlese ed è accompagnata stavolta da un titolo che è tratto da un versetto paolino: “I due diventeranno una sola carne” (Ef 5,31).
Nella locandina trasmessa alle parrocchie e rivolta in particolare a quanti stanno vivendo, proprio in questo periodo, l’immediata preparazione al sacramento del matrimonio è scritto: “Carissimi fidanzati e carissime fidanzate, il nostro Patriarca è lieto di invitarvi per dialogare con voi, ascoltare le vostre attese e le vostre speranze e per comprendere, insieme, il progetto di Dio sull’amore umano e sul matrimonio. Vi aspettiamo!”.
L’incontro partirà con l’invito, rivolto ai fidanzati, di ammirare e meditare i mosaici della splendida cupola della Creazione, situata nell’atrio della stessa basilica, come preludio al passaggio della Porta Santa della cattedrale. E poi, dopo le domande dei fidanzati e le risposte del Patriarca, nella parte conclusiva dell’assemblea mons. Moraglia invocherà la benedizione del Signore sui fidanzati presenti secondo l’antica formula liturgica, risalente ai primi tempi della Chiesa, che “sigilla” ufficialmente la reciproca promessa e la decisione di sposarsi.
“Le coppie di fidanzati – spiega don Danilo Barlese – comporranno gradualmente l’assemblea in basilica entrando attraverso la Porta Santa. Chi si appresta ad attraversarla è accolto dal cupolino dell’atrio in cui i mosaici raccontano la Creazione e i primi “passi” dell’uomo e della donna. Passare sotto quella cupola ci ricorda di essere chiamati ad incontrare l’altro, di essere custodi della vita, di vivere l’essere coppia come luogo che racconta l’amore nuziale di Dio, fedele e fecondo.  Il Giubileo della Misericordia aiuterà, insomma, morosi e morose a contemplare in un unico gesto e in un unico incontro il “mistero grande” del loro amore”.
 
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