Due sacerdoti per la Chiesa di Venezia: don Francesco e don Steven. Il testo integrale dell’OMELIA del Patriarca Francesco: “Il prete, uomo che ama e crede”

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In calce il testo integrale dell’omelia e del ringraziamento finale del Patriarca Francesco Moraglia durante la S. Messa di ordinazione

 

Dopo l’ordinazione sacerdotale di don Gianluca Fabbian (avvenuta nell’aprile scorso), altri due nuovi giovani preti vanno ad arricchire la Chiesa veneziana: don Francesco Andrighetti e don Steven Ruzza saranno, infatti, ordinati sacerdoti dal Patriarca Francesco Moraglia nel corso della solenne celebrazione eucaristica in programma sabato 23 giugno, alle ore 10.00, nella basilica cattedrale di S. Marco a Venezia. Entrambi i neosacerdoti – prima o accanto al cammino di discernimento e formazione svolto in questi anni nel Seminario Patriarcale – hanno compiuto studi di filosofia ed hanno fatto anche un’esperienza (molto apprezzata) di insegnamento.

Don Francesco Andrighetti ha 26 anni, arriva dalla parrocchia di S. Lorenzo di Mestre conseguirà a breve la laurea magistrale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Don Steven Ruzza ha 30 anni, è originario della parrocchia di S. Stefano di Caorle e si è già laureato in Filosofia (la triennale a Trieste, la specialistica a Padova).

In questi anni hanno fatto esperienza pastorale in diverse realtà della Diocesi veneziana, anche associative: don Francesco è stato in particolare a Caorle, a S. Lorenzo Giustiniani, a Jesolo Paese e attualmente è a S. Maria Elisabetta e nella Comunità pastorale del Lido di Venezia; don Steven ha collaborato tra l’altro con la Comunità marciana, la parrocchia di S. Martino a Castello, la comunità pastorale del Lido di Venezia ed ora presta servizio a S. Giovanni Battista di Jesolo.

«La mia vocazione è nata in famiglia – racconta don Francesco sulle pagine del settimanale diocesano Gente Veneta -. Dio ha parlato nella mia vita e nella mia storia con il volto di mio padre e mia madre. Io sono stato adottato e questo per me è stato un grande gesto d’amore. Mi hanno insegnato a non vivacchiare, a capire bene cosa significano certi fatti della vita. Mi hanno sempre detto che la mia presenza qui con loro era un atto d’amore di Dio. Per me Dio ha sempre avuto un volto concreto. Non è mai stato un’astrazione; è sempre stato un Dio che salva, che sta vicino, che tocca la carne».

Per don Steven la vocazione è fiorita da piccolo, con l’esempio in famiglia delle zie suore e poi delle religiose all’asilo «che mi hanno fatto vedere cosa vuol dire dedicare la vita a Dio mostrandomi che è una scelta bella che porta alla gioia». Rilevante anche la testimonianza dei parroci e dei sacerdoti giovani che ha via via incontrato: «Pur con temperamenti diversi per tutti valeva la stessa cosa: la vita consegnata a Cristo e vissuta nella Chiesa. Al termine dell’università sono giunto ad un momento in cui Cristo era diventata una persona concreta di fronte a me, talmente concreta che ero pronto a consegnargli la mia vita».

I due neo sacerdoti presiederanno poi, nella successiva giornata di domenica 24 giugno, la loro “prima messa” che avrà luogo per don Francesco alle ore 10.00 nel Duomo di S. Lorenzo di Mestre e per don Steven alle ore 10.00 nel Duomo di S. Stefano di Caorle.

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