Don Pierpaolo, da avvocato a sacerdote: sabato 20 giugno (ore 16.00) viene ordinato dal Patriarca Moraglia nella basilica di S. Marco a Venezia

Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Venezia, 18 giugno 2015
 
Don Pierpaolo, da avvocato a sacerdote: sabato pomeriggio (20 giugno, ore 16.00) viene ordinato dal Patriarca Moraglia nella basilica di S. Marco a Venezia
 
Laureato in legge, dopo il periodo di praticantato, aveva anche immediatamente superato l’esame di Stato; volendo poi approfondire il diritto di famiglia, si era iscritto alla Facoltà di Diritto canonico alla Salute a Venezia. Sarà questa la speciale circostanza che farà scaturire un particolare percorso vocazionale e che ora, dopo gli anni del Seminario e le varie tappe di formazione e discernimento, farà sì che l’avvocato diventi… sacerdote: è don Pierpaolo Dal Corso, 38 anni, originario di Fiesso d’Artico (provincia di Venezia anche se territorio della diocesi di Padova), diacono dal 6 settembre scorso, attualmente responsabile della Pastorale giovanile e incaricato della pastorale vocazionale della Diocesi di Venezia oltreché notaio di Curia.
Don Pierpaolo verrà ordinato sacerdote dal Patriarca Francesco Moraglia nel corso della S. Messa solenne in programma sabato 20 giugno, alle ore 16.00, nella basilica cattedrale di S. Marco a Venezia. Celebrerà quindi le sue “prime messe” domenica 21 giugno, alle ore 11.00, nella chiesa parrocchiale della Ss. Trinità a Fiesso d’Artico (sua comunità d’origine) e poi domenica 28 giugno, alle ore 11.00, nella chiesa parrocchiale di S. Maria Goretti di Mestre nella quale ha prestato servizio in quest’ultimo periodo.
In un’ampia intervista rilasciata al settimanale diocesano Gente Veneta, il novello sacerdote racconta i diversi momenti di svolta spirituale della sua fede e della sua vita. “Quando incontri il Signore incontri anche te stesso, impari ad accettarti come sei, con i tuoi limiti. Il Signore mi ha sempre accompagnato, mi ha anche guarito da tante insicurezze…”. All’inizio del percorso di studi in Diritto canonico a Venezia, in particolare, i colloqui con il padre spirituale del Seminario portano Pierpaolo a far emergere una verità profonda che lo attraversava da tempo: “Sentivo sempre un senso di non compimento, mi sentivo come nel posto sbagliato… Il senso di insoddisfazione che avevo era perché il Signore mi stava chiamando ad un’altra strada e io non volevo accettarlo. Dentro il mio cuore, quando finalmente ho cominciato a riconoscere questa chiamata, c’è stata gioia. Finalmente avevo capito come potevo cominciare a sentirmi nel posto giusto… Nel mio cuore sentivo forte questo desiderio. E ora è più forte la gioia acquistata rispetto alle rinunce”.
 
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