Domenica 13 novembre (ore 15.30) a S. Marco la Messa presieduta dal Patriarca come ringraziamento e chiusura (diocesana) dell’Anno Santo. Le offerte dei pellegrinaggi per sostenere due progetti nelle carceri veneziane

Il Giubileo straordinario della Misericordia si sta per chiudere ma non esaurisce qui, certo, i suoi benefici effetti. Anzi, come più volte ha ricordato il Patriarca Francesco nei mesi scorsi, la strada autentica per continuare a “viverlo” consiste nel riuscire – come singoli e comunità – ad accogliere fino in fondo,  rilanciare nel tempo, far fiorire tutta la grazia e valorizzare i frutti, concretissimi e reali, della conversione e della novità di vita che la Divina Misericordia dispensa in abbondanza. E restano sempre, ovviamente, valide e da praticare nel quotidiano tutte le varie opere di misericordia materiale e spirituale.

Domenica 13 novembre, alle ore 15.30, nella basilica cattedrale di S. Marco, si terrà il solenne e comune momento diocesano con cui la Chiesa veneziana concluderà l’Anno giubilare straordinario della Misericordia: il Patriarca Francesco Moraglia presiederà la S. Messa di ringraziamento e affidamento al Signore Gesù Cristo, Misericordia di Dio. L’appuntamento è aperto a tutti (non ci sono, infatti, pass d’ingresso); sono particolarmente invitati a prendervi parte – insieme ai fedeli e alle autorità – sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate, comunità parrocchiali e collaborazioni pastorali, associazioni e movimenti ecclesiali del Patriarcato di Venezia. Nella parte finale della celebrazione il Patriarca, insieme ai presenti, pronuncerà un particolare atto di “affidamento a Gesù, misericordia del Padre”; al termine della processione finale, inoltre, il Patriarca “chiuderà” la Porta Santa della cattedrale.

Parteciperanno alla messa anche le direttrici delle due carceri veneziane (S. Maria Maggiore / maschile e Giudecca / femminile), accompagnate da alcuni/e detenuti/e. In tale occasione verrà consegnato il corrispettivo delle offerte raccolte durante i pellegrinaggi alla Porta Santa della cattedrale svoltisi nell’Anno giubilare per sostenere alcune iniziative che favoriscono le attività di socializzazione e lavoro per i detenuti e le detenute delle due strutture cittadine.

Il contributo diocesano – che, complessivamente, arriverà a quasi 40 mila euro – servirà per trasferire in un locale più ampio e meglio attrezzato il laboratorio di pelletteria utilizzato come ambiente di lavoro nel carcere maschile mentre in quello femminile andrà a finanziare una speciale attività formativa e di socializzazione dedicata al teatro. Le offerte pervenute dai pellegrinaggi in cattedrale coprono, all’incirca, la metà del contributo necessario per il completamento delle due opere; il resto sarà attinto dalla carità del Vescovo e della Diocesi.

Alle due carceri veneziane e a quanti saranno presenti alla celebrazione verrà poi offerto il libro “Le sbarre, esperienza di libertà” curato da don Antonio Biancotto, cappellano del carcere maschile, ed edito da Marcianum Press con il contributo della Scuola Grande di S. Rocco. La prefazione è stata redatta dal Patriarca Moraglia che, all’inizio, scrive: “Le voci e testimonianze dal carcere, qui raccolte in varia forma e con differenti modalità, assumono spesso il valore di un’autentica lezione di vita che giunge, per molti lettori, in maniera inattesa da uno di quei luoghi che narrano, al meglio, una delle più tormentate periferie esistenziali del nostro tempo, anch’esso così tormentato. Queste pagine ci mettono in contatto, insieme, con le miserie umane e con la misericordia di Dio”.