Dichiarazione del Patriarca Moraglia ad un anno dalla morte di Valeria Solesin: “Ricordo affettuoso e triste, monito per un futuro senza più intolleranza e odio”

Venezia, 12 novembre 2016

 

“Ad un anno dalla tragica morte di Valeria Solesin, il ricordo affettuoso e triste va innanzitutto a lei e alla sua vita, di giovane donna e intelligente ricercatrice, drammaticamente spezzata e poi ai genitori e al fratello – la loro testimonianza di grande dignità e compostezza è viva in quanti, attoniti, si erano stretti a loro in quei tragici giorni – e infine a tutti coloro che, a vario titolo, le hanno voluto e le vogliono bene.

Al loro immenso dolore si unisce quello di quanti – veneziani  e non – hanno a cuore la sacralità e il rispetto di ogni vita umana e i valori della libertà e del rispetto fra i popoli, le culture, le religioni. Il ricordo della vita spezzata di Valeria e di quanti hanno subito violenze simili alla sua sia motivo di riflessione e di monito per costruire un futuro in cui l’intolleranza e l’odio non trovino più modo di esprimersi.

Ricordando che, in occasione del funerale svoltosi in Piazza S. Marco, la famiglia aveva richiesto una benedizione e una preghiera, domani – 13 novembre, anniversario della barbara uccisione della carissima Valeria – la ricorderò, in modo particolare all’altare del Signore, nella celebrazione della santa messa”.

 

                                                                            + Francesco Moraglia, patriarca