Conferenza stampa mercoledì 18 maggio (ore 12) in Seminario Patriarcale e Messa solenne del Patriarca alla Salute sabato 21 maggio (ore 10)

Ufficio Stampa del Patriarcato

 

Venerdì 13 maggio 2022

 

ANNUNCIO CONFERENZA STAMPA

MERCOLEDÌ 18 MAGGIO PRESSO IL SEMINARIO PATRIARCALE DI VENEZIA ALLA SALUTE ALLE ORE 12

MESSA SOLENNE DEL PATRIARCA SABATO 21 MAGGIO ALLE ORE 10

 

Mercoledì prossimo, 18 maggio, alle 12 presso il palazzo del Seminario Patriarcale di Venezia (Dorsoduro 1, 30123, Venezia, accanto alla Salute), saranno presentati i nuovi diademi votivi per l’icona della Madonna della Salute in vista della festa di sabato 21 maggio prossimo.

Saranno presenti il Vicario episcopale e Rettore della Basilica della Salute don Fabrizio Favaro, il gioielliere dott. Alberto Nardi e il direttore dell’ufficio comunicazioni sociali del Patriarcato don Marco Zane.

Un gesto di ringraziamento e di affidamento insieme: sabato 21 maggio prossimo, alle 10,  il Patriarcato di Venezia vivrà una giornata di festa presso la Basilica della Madonna della Salute con l’atto di consacrazione alla Vergine Maria nel centenario dell’incoronazione dell’icona della Mesopanditissa, che per tutti i veneziani è la “Madonna della Salute”.

La prima incoronazione avvenne il 23 aprile del 1922, ad opera del cardinale patriarca Pietro La Fontaine. Il centenario costituirà un appuntamento di festa per tutta la Chiesa veneziana dedicato anche al decennale dell’ingresso Patriarca Francesco Moraglia in questa Diocesi.

Fondendo alcuni gioielli già precedentemente donati alla basilica della Salute, in quanto offerte votive, Nardi, storica gioielleria di Venezia il cui prestigio è riconosciuto in tutto il mondo, ha voluto offrire le sue competenze e abilità per realizzare due nuove corone che costituiranno un ulteriore segno della fedeltà e dell’affetto dei veneziani a Maria. La corona più grande ornerà il capo di Maria, mentre la minore quello del Cristo Redentore, rispettando gli stessi supporti già presenti sulla tavola e che normalmente sostengono i gioielli della festa del 21 novembre.

 

L’appuntamento di sabato 21 maggio costituirà, perciò, un ulteriore momento di affidamento e consacrazione alla Madonna in un tempo storicamente segnato dalle malattie e dalle guerre: il Patriarca affiderà perciò Venezia e il mondo intero per chiedere anche la fine della pandemia e la pace in Ucraina.

 

La scelta del mese di maggio per questi festeggiamenti consentirà di legare la devozione mariana, che trova particolare espressione nella tradizione del “fioretto”, con una stagione volta a favorire un’ampia partecipazione di popolo.

 

Da più di tre secoli i pellegrini che giungono alla Basilica della Salute venerano l’immagine della Madonna con il titolo di Mesopanditissa, che è posta al centro dell’altare maggiore, opera di Jouste Le Court. L’icona è giunta dall’isola di Candia il 26 febbraio 1670 portata da Francesco Morosini (che nel 1688 sarà eletto 108° doge della Serenissima). Il 21 novembre dello stesso anno essa venne collocata nella nicchia dell’altare. I candiotti la chiamavano Madonna di San Tito, perché ritenevano che fosse stata dipinta da San Luca, che poi l’avrebbe donata al loro primo vescovo, Tito. Veniva chiamata anche Mesopanditissa, che significa mediatrice, colei che si interpone per mediare, per questo venerata come portatrice di pace. Dinanzi alla sua immagine i veneziani e i candiotti, nel 1264, posero fine alla guerra che li aveva visti coinvolti per un sessantennio.

Nel 1922 il Patriarca Pietro La Fontaine incoronava l’icona come segno di rinnovazione dei voti della Serenissima e come ringraziamento per la protezione che Maria aveva ancora rivolto a Venezia durante la Prima Guerra mondiale, nonché come atto di affidamento per l’epidemia di febbre “spagnola”.

La conferenza stampa si svolgerà in presenza mercoledì 18 alle ore 12. Sarà fornito un collegamento via Zoom per coloro che saranno impossibilitati a partecipare. È richiesto l’accreditamento.

 

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