Il Patriarca a San Marco | “Basilica, Piazza, insula marciana: tempi certi per guardare con fiducia al futuro ed accogliere degnamente pellegrini e turisti”

Venezia, 20 novembre 2022 

 

In calce ecco il testo integrale pronunciato ieri mattina dal Patriarca Francesco Moraglia, alla presenza delle autorità, in occasione della cerimonia di inaugurazione e benedizione del nuovo sistema di protezione della Basilica di S. Marco dalle acque alte.

“Questa struttura ha già dimostrato, nei giorni scorsi, la sua efficacia – ha osservato il Patriarca – ; l’auspicio, però, è che essa abbia vita breve, anzi brevissima, essendo una temporanea e parziale opera di protezione in attesa della impermeabilizzazione dell’intera insula marciana. Il realizzarsi di questo auspicio sarà prova dell’efficienza della pubblica amministrazione. A Genova, altra gloriosa Repubblica marinara, il Viadotto San Giorgio – ex ponte Morandi – è stato ricostruito in tempi brevissimi. L’insula marciana, come sappiamo infatti, è il cuore di Venezia e accoglie ogni anno milioni di turisti. A tal proposito faccio presente che sarebbe inaccettabile se gli spazi contigui alla Basilica dovessero diventare un vasto cantiere, deposito di materiali edili. Ma sono certo di poter confidare sul buon senso, sull’efficienza, sulla competenza e sul senso civico ed estetico di tutti i soggetti coinvolti”.

Il Patriarca ha, quindi, proseguito: “La Basilica – che il nuovo sistema preserva – è, in primis, luogo di preghiera ma è pure mèta incessante di milioni di turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Anche grazie ad una tempistica certa d’intervento, è importante che la Basilica, la Piazza, l’Insula marciana possano guardare con fiducia al futuro per assolvere al meglio il compito a cui sono chiamate: accogliere degnamente i pellegrini e i turisti. Quest’edificio sacro, col suo ineguagliabile splendore, rammenta non solo come la fede cristiana sia capace di incidere nella storia delle persone e della città ma anche come costituisca, con la sua presenza, un orizzonte di speranza e bellezza fruibile da tutti”.