“A tu per tu con Giulia Lama: una donna artista del Settecento veneziano” | Inaugurazione mercoledì 7 febbraio 2024, ore 17.30, presso la Pinacoteca Manfrediniana del Seminario Patriarcale di Venezia  

Patriarcato di Venezia e Save Venice

Ufficio per la Stampa e le Comunicazioni Sociali

Venerdì 2 febbraio 2024 – Festa della Presentazione al Tempio del Signore

 

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

“A tu per tu con Giulia Lama: una donna artista del Settecento veneziano”

 Inaugurazione mercoledì 7 febbraio 2024 alle 17.30 presso la Pinacoteca Manfrediniana del Seminario Patriarcale di Venezia

  

Save Venice, l’organizzazione non-profit americana dedicata alla conservazione dell’arte e dell’architettura della storica Città lagunare, e il Patriarcato di Venezia sono orgogliosi di annunciare l’apertura della mostra “A tu per tu con Giulia Lama: una donna artista del Settecento veneziano”, che presenta cinque tele recentemente restaurate grazie al programma Women Artists of Venice (WAV) di Save Venice.

La mostra sarà aperta dall’8 febbraio all’8 giugno 2024 e avrà due sedi espositive. I Quattro Evangelisti, provenienti dalla chiesa di San Marziale, saranno esposti alla Pinacoteca Manfrediniana; la Vergine in preghiera, normalmente collocata nella chiesa di Santa Maria Assunta a Malamocco, sarà visibile nella Sacrestia Maggiore della Basilica della Madonna della Salute.

Le cinque tele sono solitamente collocate in posizioni molto elevate dove è difficile apprezzarne il valore artistico. L’unicità di questa mostra risiede nell’opportunità, del tutto eccezionale, di poter osservare da vicino le opere restaurate prima del loro definitivo ritorno nelle rispettive sedi.

La mostra è organizzata da Save Venice in collaborazione con la Diocesi Patriarcato di Venezia, la Pinacoteca Manfrediniana, la Basilica della Salute e Uni.S.Ve. Il restauro della Vergine in preghiera della chiesa di Santa Maria Assunta a Malamocco è stato condotto dalla restauratrice Claudia Vittori con la collaborazione di Barbara Bragato, Lorenzo Conti e Giulia Simbula. Il restauro dei Quattro Evangelisti della chiesa di San Marziale è stato eseguito dalla restauratrice Enrica Colombini in collaborazione con Elisa Galante e Sofia Marchesin.

L’inaugurazione avrà luogo mercoledì 7 febbraio 2024 alle ore 17.30 presso la Pinacoteca Manfrediniana del Seminario Patriarcale di Venezia (Dorsoduro 1, presso campo della Salute).

 

LA DIOCESI: “QUESTA MOSTRA È UN SEGNO PER VENEZIA E PER I FEDELI”

Per il Patriarcato di Venezia mons. Fabrizio Favaro, Vicario episcopale per gli Affari Economici nonché Rettore del Seminario e della Basilica della Salute, illustra il senso e l’orizzonte nel quale si inserisce questa presentazione: “L’esposizione è un’ulteriore occasione per rendere conto ai fedeli e alla Città di un importante intervento di restauro di alcune opere singolari e significative che presto ritorneranno a impreziosire le nostre chiese. Dobbiamo ringraziare Save Venice per la fattiva collaborazione che caratterizza il legame con la Chiesa di Venezia e la salvaguardia dell’unico patrimonio culturale”.

 

ILCHMAN (SAVE VENICE): “GIULIA LAMA GRANDE ARTISTA DEL SUO TEMPO”

Frederick Ilchman, Chairman di Save Venice, dichiara: “Questa mostra, ospitata eccezionalmente in due prestigiose sedi, celebra Giulia Lama come una delle grandi artiste veneziane del suo tempo. Grazie alla recente campagna di restauro finanziata da Save Venice, queste imponenti opere provenienti dalle chiese di Venezia potranno essere ammirate per la prima volta ad altezza d’occhio, offrendo al visitatore l’opportunità di vederle come solo l’artista poté fare. Ritengo particolarmente appropriato presentare il lavoro di questa ambiziosa pittrice nell’anno della Biennale Arte poiché la sua opera regge fieramente il confronto con le forme d’arte più innovative dei nostri giorni”.

 

CONTATTI STAMPA

 

Per il Patriarcato di Venezia

don Marco Zane, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, la Stampa e il Settimanale “Gente Veneta”.

ufficiostampa@patriarcatovenezia.it

 

Per SAVE VENICE

Melissa Conn, Direttore, sede di Venezia

melissa@savevenice.org

 

INFORMAZIONI

 

INFO SU SAVE VENICE

Save Venice è la principale organizzazione non-profit americana dedicata alla salvaguardia del patrimonio storico artistico di Venezia. Fondata nel 1971, in seguito alle devastanti inondazioni del 1966, ad oggi Save Venice ha finanziato il restauro di quasi 2.000 opere d’arte. Con sedi a New York e Venezia, Save Venice finanzia anche borse di studio, mostre e pubblicazioni. Dal 2015 presso l’ufficio veneziano è stata istituita la Rosand Library & Study Center, punto di riferimento per la ricerca sull’arte, la storia e la conservazione veneziana. Dopo le inondazioni di novembre e dicembre 2019, Save Venice ha attivato l’“Immediate Response Fund”, un fondo per finanziare interventi urgenti di messa in sicurezza e restauro di opere d’arte ed edifici veneziani danneggiati dall’acqua e dall’umidità.

 

Contatti

Tel: 041 52 85 247

venice@savevenice.org

savevenice.org

 

INFO SU WAV

Save Venice ha recentemente lanciato “Women Artists of Venice” (WAV), un programma volto a studiare, preservare e valorizzare le opere di artiste e artigiane premoderne, tra le quali Rosalba Carriera (1673-1757) e Giulia Lama (1681-1747). Questo ambizioso programma mette insieme il restauro e la ricerca scientifica, e ha come obiettivo la divulgazione dei nuovi risultati e scoperte attraverso conferenze, pubblicazioni ed esposizioni. Il settore della conservazione è coordinato da Melissa Conn, mentre quello della ricerca è guidato dalla Prof.ssa Tracy Cooper, con il supporto di Nora Gietz per la ricerca archivistica e storico-artistica, e di Susan Nalezyty per la compilazione del database.

 

INFO SU PINACOTECA MANFREDINIANA

La Pinacoteca Manfrediniana, Museo diocesano del Patriarcato di Venezia, deve il suo nome al marchese Federico Manfredini (Rovigo 1743 – Campoverardo 1829). Il Marchese mise insieme una singolare collezione di dipinti e stampe nel corso della sua laboriosa esistenza, prima a servizio dei Granduchi di Toscana (dove fu precettore di Francesco d’Austria, poi imperatore Francesco II del Sacro Romano Impero) e poi nel riposo nella campagna veneta, ove si ritirò nel 1811. Non avendo formato una propria famiglia, dispose che la sua eredità fosse divisa tra nipoti e parenti, ma per lascito testamentario volle che la maggior parte dei dipinti che costituivano la sua collezione artistica fosse conservata interamente nel Seminario Patriarcale di Venezia.

 

Molto probabilmente tale volontà prese corpo nel marchese Manfredini a seguito della stima che egli riponeva nei Patriarchi di Venezia suoi contemporanei: Giambattista Ladislao Pyrker e il cardinale Jacopo Monico. Certamente giocò un ruolo determinante anche il legame stretto con il canonico Giannantonio Moschini, un religioso somasco passato al clero diocesano veneziano. Moschini era un erudito e appassionato cultore delle arti che si prodigava a tutelare il patrimonio storico-artistico veneziano mettendo in salvo in Seminario parte di ciò che le confische napoleoniche non destinavano ai musei pubblici nascenti o al mercato antiquario.

 

Grazie ad altre donazioni pervenute al Seminario, la Galleria si è arricchita e oggi espone al pubblico 89 dipinti, tra cui opere di Vivarini, Bellini, Cima da Conegliano, Bassano, Bordone, Lippi, Beccafumi, Allori; esempi di scuole pittoriche del centro Italia e del nord Europa; copie antiche di esemplari famosi oggi custoditi al Louvre o all’Ermitage. Dal 2019 la Pinacoteca Manfrediniana è divenuta il Museo diocesano del Patriarcato di Venezia. Si tratta di un ulteriore segno della centralità che il “polo della Salute” ha assunto come cuore della proposta culturale della Chiesa veneziana.

 

Contatti

Tel: 041.274.39.73

pmanfrediniana@gmail.com