Lo svolgimento della festa della Salute. Le parole del Patriarca al termine della Messa

INDICAZIONI E OSSERVAZIONI SULLO SVOLGIMENTO DELLA FESTA DELLA SALUTE

LE PAROLE DEL PATRIARCA AL TERMINE DELLA MESSA

Domenica 21 novembre 2021

 

In questi giorni il Patriarcato di Venezia sta vivendo la tradizionale Festa della Salute: un appuntamento molto atteso e amato dai veneziani, che in questo tempo difficile di pandemia acquista un significato ancora più forte.

Per queste ragioni, tenendo conto della responsabilità di dover tutelare il bene dei fedeli e di dover rispettare i protocolli sanitari, il Patriarcato ha provveduto ad allargare i tempi e le modalità di accesso alla Basilica della Salute nei giorni precedenti alla Festa, programmando anche delle aperture serali. Sono state approntate una partecipazione corale anche a coloro che sono impossibilitati ad uscire da casa perché infermi o malati.

Grazie al dono dell’indulgenza plenaria dal 18 novembre al 21, a tutti i fedeli è stato concesso di poter compiere un pellegrinaggio in tutte le chiese del Patriarcato di Venezia, così come l’indulgenza è stata concessa anche a coloro che avrebbero partecipato alla Messa del Patriarca attraverso i mezzi di comunicazione sociale.

In questi giorni l’accesso alla Basilica della Salute è contingentato e limitato al numero di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno del luogo di culto. Per questo motivo vi sono dei sistemi di accodamento e dei percorsi che richiedono di attendere il procedere del flusso, in modo da poter vivere il pellegrinaggio in sicurezza.

Nella serata di sabato 20 circa 1000 giovani hanno partecipato al pellegrinaggio mariano pregando il rosario. Anche in questo caso hanno potuto entrare in chiesa solo un numero limitato, al termine della celebrazione, continuando la restante parte a pregare all’esterno, in attesa del termine del breve atto di affidamento compiuto dal Patriarca.

Tanto per il pellegrinaggio dei giovani, che per la Messa del Patriarca di oggi, sono stati predisposti dei sistemi di amplificazione esterna.

L’appuntamento della Santa Messa presieduta dal Patriarca è da sempre molto atteso dai pellegrini e particolarmente complesso da organizzare anche sul piano dell’ordine pubblico, garantito dalle diverse forze dell’ordine. Quest’anno, per le straordinarie condizioni e limitazioni che ancora è necessario rispettare, lo è stato ancora di più.

Prima della celebrazione presieduta dal Patriarca vi è stata la necessaria operazione di bonifica, a causa della presenza delle autorità civili e militari, compiuta dalla Polizia di Stato. Al principio della Messa sono stati fatti entrare quanti più fedeli possibile, nei limiti del contingentamento.

Terminata la celebrazione il flusso dei pellegrini è ripreso regolarmente. Purtroppo, il rispetto del Santissimo Sacramento e le norme di ordine e sicurezza pubblici, hanno resto logisticamente impossibile assicurare a tutti pellegrini presenti alla Santa Messa, anche nel campo della Salute, di accostarsi per ricevere la Santa Comunione.

Al termine della Messa solenne di oggi il Patriarca si è recato all’esterno per la benedizione finale, conferendo così anche l’indulgenza plenaria ai partecipanti, e rivolgendo loro alcune parole di affetto e di gratitudine per il disagio di partecipare attendendo all’esterno.

Il Patriarca si è così rivolto ai fedeli, prima di pregare l’atto di consacrazione alla Madonna della Salute da lui stesso composto lo scorso anno: «Prima del momento importante dell’affidamento a Maria, volevo esprimere il mio ringraziamento a voi, che vi siete uniti a questa celebrazione con una testimonianza particolare, non potendo entrare in ossequio a quelle norme di prudenza che ci aiutano insieme, e ci aiuteranno, a superare questo momento di difficoltà. Devo dire che la vostra presenza silenziosa, infreddolita, ma orante, è una grande testimonianza. La vostra partecipazione ha commosso in modo particolare la Vergine Santissima. Quello che portate nel cuore, nel pellegrinaggio tradizionale alla Madonna della Salute, quest’anno peserà di più sul cuore di Maria, perché averte dato un contributo che ha detto l’importanza della vostra partecipazione a questo gesto, in condizioni che avrebbero consigliato di rimanere a casa. La Vergine Santissima è delicata, percepisce l’affetto dei suoi figli: grazie per questa vostra testimonianza! Ora insieme, portando la nostra vita e le nostre famiglie, anche i nostri defunti e i nostri bambini, i nostri progetti e le nostre sofferenze lavorative, quelle del nostro territorio, della Nazione e dei popoli deboli, rivolgiamoci a Lei con quella immediatezza propria dei figli».

Il 21 novembre la Basilica è rimasta aperta dalle ore 5.45 continuativamente e resterà aperta fino alle ore 22.30 circa dopo la preghiera della Compieta programmata per le ore 22.00.

 

 

 

Alleghiamo alcune foto della Messa di oggi e l’omelia del Patriarca (foto di Chiara Poli per Gente Veneta)

 

 

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