Cure palliative

Elenco degli articoli presenti in questa sezione (a fondo pagina i documenti in formato PDF da scaricare):

1.       Vita e morte: le nuove frontiere (di Olmo Tarantino, medico)

La tematica del “fine vita” già in cantiere da tempo, si è “autoimposta” dopo l’esplosione dei vari casi Welby, Englaro, Schiavo, con le rispettive scottanti problematiche. È necessario affrontare un tema così impegnativo, ovvero quello di vita/morte, alla luce delle nuove frontiere che la scienza, ma anche le grandi trasformazioni della società e della coscienza civile e religiosa, ci pongono, assumendo una posizione distante da ogni integralismo o da ottusi atteggiamenti pregiudiziali

2.       L’assistenza al morente: istanze etiche

La dialettica tra norme e valori deve essere di sinergia, cioè dobbiamo scavare le norme tenendo sempre presenti i valori. Altrimenti l’etica diventa una precettistica arida e talvolta senza anima e senza giustificazione. Ciò è particolarmente doveroso nell’assistenza al malato terminale, morente: in esso sono coinvolti i valori supremi della persona e della società: vita e morte. È il momento dell’incontro tra il termine ella vita, e quindi l’istante della morte, e la società, attraverso la famiglia, la chiesa che porta il suo aiuto al morente o la comunità religiosa di qualunque religione si tratti. Anche la solidarietà sociale ed ecclesiale si sentono in questo momento chiamate e coinvolte. In altre parole tutti i valori che sono propri della persona umana confluiscono attorno al momento che stiamo per esaminare.

3.       Le cure palliative: una medicina per la qualità della vita

Il dibattito in corso sull’umanizzazione della medicina contempla anche un nuovo modo di intendere la medicina nella cura del malato inguaribile, poiché tra i due estremi del possibile pendolo comportamentale – totale astensione o accanimento terapeutico – occorre trovare un approccio adeguato. A ciò rispondono perfettamente, nella logica e nella prassi d’intervento, le “Cure palliative”.

4.       Accanimento terapeutico: definizione e aspetti scientifici

Ha senso prolungare la vita di un uomo con mezzi tecnologici straordinari se la vita è tormentata dalla malattia, dalle sofferenze; se è senza speranza, se cioè è una vita puramente biologica, vegetativa, senza possibilità di comunicare col prossimo, senza cioè che il soggetto malato abbia la capacità di gioire e di soffrire?

5.       Le fasi del morire e l’accompagnamento psicologico (di Enza Sutera, psicologa)

In una società che valorizza prevalentemente l’efficienza e nega il male in tutte le sue forme, la morte è il nuovo tabù. Prima di analizzare il vissuto di chi sta per morire e il vissuto di chi accompagna queste persone, le due grandi problematiche oggetto di questa relazione, è necessaria qualche rapida riflessione sulle fasi del morire.

6.       Le cure palliative: aspetti medico assistenziali

Nell’esercizio della sua professione, il medico che per scelta si dedica all’assistenza dei malati terminali, anziché deprimersi, impara a temere di meno la morte perché ha imparato a vedere che si può morire con qualcuno vicino. Egli ama tanto di più la vita, perché, vedendola al momento della sua conclusione, ha capito quanto essa sia importante, quanto sia bella, quanto sia ricca l’esperienza che tutti i giorni viviamo.

7.       Assistenza ai malati terminali: aspetti etico-valoriali

La moderna medicina consente oggi di modificare profondamente la naturale evoluzione della fase terminale della vita; in particolare la rianimazione ha conseguito risultati tali da indurre ad una ridefinizione del concetto stesso di morte aprendo nuove speranze per il recupero di molti pazienti in condizioni critiche ad una vita degna di essere vissuta. La ventilazione meccanica, la nutrizione parenterale totale, l’emodialisi, l’assistenza meccanica del circolo, i trapianti d’organo permettono di mantenere in vita per mesi o anni pazienti altrimenti condannati a morte sicura.

8.       Alla fine della vita: esperienze di accompagnamento e di cura

L’alleanza terapeutica, come strategia irrinunciabile soprattutto nell’assistenza ai malati terminali, porta a valorizzare le risorse che ogni operatore possiede: l’umanità dell’uno, l’attenzione di un altro, la capacità di ascolto dell’altro ancora, a volte sprecata nei turn-over stritolanti delle strutture ospedaliere.

9.       Le cure palliative: aspetti assistenziali (di Micaela Lo Russo, Infermiera Professionale)

E’ molto importante maturare la capacità di ascolto, perché spesso accade che il paziente cerchi di condividere con noi il “suo peso interiore”, non volendolo condividere con la famiglia, già preoccupata per altri problemi che lo riguardano.

10.   Le cure palliative e la terapia del dolore (di Franco De Conno, oncologo)

La fase terminale, da qualsiasi evento possa essere determinata, se deve essere contrastata per renderla meno sofferta, deve ricercare per la persona una qualità di vita dignitosa, motivata, qualunque sia la speranza di quel momento. Qualità della vita che ripropone come sempre la necessità che anche l’uomo in questi momenti abbia ancora il desiderio di vivere per il tempo che gli resta nel modo meno sofferto possibile, il desiderio di mantenere la propria dignità.

11.   Umanizzazione del morire – Testimonianze

Sono un’infermiera che lavora in oncologia da quattro anni. Non è il mio primo reparto di lavoro, ma mai come in questo reparto mi sono sentita aiutata a crescere come persona e come professionista.

12. Cicely Saunders e la nascita delle cure palliative

La Chiesa al servizio dell’amore per i sofferenti.


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10.Cure_pallative_e_terapia_dolore

11.Umanizzazione_del_morire_testimonianze

12.Cecily Saunders ela nascita delle cure palliative