La Messa del Patriarca con i detenuti del carcere maschile veneziano di S. Maria Maggiore

Patriarcato di Venezia

Ufficio per la Stampa e le Comunicazioni Sociali

Lunedì 18 dicembre 2023

 

IL PATRIARCA HA CELEBRATO OGGI LA MESSA PER I DETENUTI

 

«Questa è la prima Messa che possiamo chiamare “natalizia”. Celebrerò con molte altre realtà, anche in fabbrica a Marghera: ma volevo che la prima Messa di Natale fosse con voi».

Il Patriarca torna a visitare la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia, come ogni anno, insieme al cappellano don Antonio Biancotto e al direttore della Caritas Veneziana, il diacono Stefano Enzo.

Un momento desiderato e atteso dai detenuti che, come ha ricordato uno di loro al Patriarca all’inizio della celebrazione, è anche occasione per far conoscere le fatiche e i progressi del cammino di vita che la detenzione comporta: «Più della perdita di libertà ci fa soffrire il non poter vedere i nostri cari in questi giorni. Siamo anche noi parte del suo gregge, caro Patriarca. Torni ad incontrarci ancora».

«Celebrare con voi è significativo –  continuava il Patriarca – perché questo luogo è importante per voi e per la Città. Certo in questi giorni mancano le persone a cui si vuole bene: la cosa importante è costruire un percorso che dia senso anche a questa sofferenza. La sofferenza, se accettata, ci aiuta ad essere uomini più maturi. Viviamo questo tempo come un trampolino».

Il Patriarca ha poi presentato una seconda immagine: «La farfalla è un animale meraviglioso: ma il bruco per poter diventare farfalla deve poter attraversare una metamorfosi, costruendosi un involucro che lo chiude completamente. Poi però l’involucro si apre, si schiude la crisalide ed esce fuori una bellissima farfalla. Guardiamo perciò alla data del fine pena come ad un punto di arrivo del vostro percorso».

Il Patriarca ha poi ricordato che recentemente, durante la Visita Pastorale in una parrocchia, ha incontrato un ex detenuto che gli ha raccontato il suo nuovo stato di vita: «Lo avevo riconosciuto, lo avevo incontrato qui. Mi ha chiesto di fare una foto insieme e volentieri ho acconsentito. Una nuova vita è possibile».

Terminata la celebrazione i detenuti hanno scambiato alcune parole con il Patriarca e gli hanno regalato una cartella portadocumenti realizzata nel loro laboratorio. «Userò volentieri questa cartella per le omelie e per gli atti e decreti» ha commentato il Patriarca. Uno di loro ha poi letto una testimonianza sul suo percorso di vita e sul conforto ricevuto dall’azione pastorale della cappellania del carcere curata da don Antonio Biancotto. Infine, dopo una seconda benedizione e un canto natalizio il Patriarca ha consumato una cioccolata calda con i detenuti.

Alla celebrazione ha partecipato il nuovo direttore della Casa Circondariale insieme agli educatori, ai volontari, al comandante e alcuni componenti della polizia penitenziaria.

Alleghiamo alcune immagini della celebrazione odierna.

 

Prossimi appuntamenti del Patriarca

 

Domani mattina la visita a Tai di Cadore per incontrare i migranti

Il Patriarca incontrerà poi i detenuti della Casa Circondariale di Venezia a Santa Maria Maggiore il prossimo 18 dicembre per celebrare insieme a loro una Messa pre-natalizia. Altrettanto avverrà anche per la Casa Circondariale femminile alla Giudecca la vigilia dell’Epifania, il 5 gennaio.

Martedì 19 dicembre sarà la volta della visita del Patriarca Francesco alla casa di Santa Maria del Lago a Tai di Cador (Belluno), struttura diocesana che ora è stata dedicata all’accoglienza dei rifugiati ed è gestita dalla cooperativa sociale “Città solare”.

Nel pomeriggio del 19 il Patriarca celebrerà la Messa alle 15 su invito della Direzione Generale dell’Azienda ULSS 3 Serenissima nella chiesa di S. Lazzaro dei Mendicanti presso l’Ospedale Civile di Venezia.

Mercoledì 20 dicembre alle 20.45 presso la chiesa della Beata Vergine Addolorata, il Patriarca guiderà una celebrazione penitenziale per i giovani delle parrocchie di Mestre.

Giovedì 21 dicembre, alle ore 9.30 il Patriarca Francesco interverrà alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Marghera della Comunità Educativa

Riabilitativa “Antenna 112” delle Opere Riunite Buon Pastore. Sempre giovedì 21 alle 11 il Patriarca vivrà anche l’incontro con il mondo del lavoro con la Messa presso lo stabilimento Eni Versalis a Porto Marghera.

 

La colletta diocesana

L’impegno delle mense diocesane nel periodo natalizio è sostenuto anche da una colletta delle famiglie “lanciata” lo scorso 3 dicembre durante l’appuntamento tradizionale della festa della Carità nel Patriarcato di Venezia, che ogni anno raccoglie tantissime famiglie da tutta la Diocesi. L’incontro della Carità è nato nel primo “dopo  guerra”, negli anni ’20 del XX secolo: i Patriarchi di Venezia si erano preoccupati di sollecitare le famiglie agiate a condividere risorse e beni alimentari per le famiglie più povere di Venezia. Ne è nato un momento famigliare e gioioso. Ora è un annuale momento di preghiera con il Patriarca e le famiglie veneziane. Il direttore della Caritas diocesana Stefano Enzo in tale occasione ha presentato la colletta “Aggiungi un pAsto IN tavola” per sostenere i pasti che le mense diocesane erogheranno nel tempo natalizio: un piccolo segno di carità da vivere in famiglia usando una cassettina-salvadanio in cartone.

 

I doni per gli ultimi e i detenuti

Accanto a questi segni vi saranno due doni per gli ospiti delle mense, per le famiglie assistite da Caritas e per i detenuti delle due Case Circondariali di Venezia: il Panificio Gorghetto di Mestre Dolci Palmisano di Jesolo hanno offerto più di 200 panettoni; Marco Vidal di Mavive S.p.A ha offerto invece i kit per l’igiene personale che saranno distribuiti nelle diverse strutture.

 

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