Alessandro Minutella e fra Celestino: indicazioni e disposizioni del Patriarcato

Prot. CUR-2022-1754

 

DECRETO

 

Dalla stampa di oggi, 14 dicembre 2022, si apprende che il sig. Alessandro Minutella, già presbitero incardinato nell’Arcidiocesi di Palermo, già scomunicato il 18 agosto 2018 per delitto di eresia e scisma, e successivamente dimesso dallo stato clericale il 13 gennaio 2022 con decreto del Santo Padre dato ex officio et pro bono Ecclesiae, si sta recando nei pressi di Padova e intende trattenersi per circa un mese nel Veneto per incontrare i suoi seguaci, a cui ha segnalato la sua presenza tramite i canali “social”.

Egli risulta accompagnato e sostenuto da un sacerdote di nome fra Celestino della Croce (civ. Pietro Follador), attualmente incardinato nella Diocesi di Patti (Messina). Il sacerdote ha assunto pubblicamente posizioni allineate a quelle del sig. Alessandro Minutella, con grave scandalo dei fedeli, per le quali il vescovo diocesano gli ha proibito l’esercizio pubblico del ministero fino a ravvedimento.

Tutto ciò premesso, e per prevenire il grave scandalo dei fedeli:

  1. Ricordo che il Alessandro Minutella, essendo un presbitero scomunicato e dimesso dallo stato clericale, non può celebrare sacramenti e sacramentali e perciò non deve essere a nessun titolo accolto nelle nostre chiese e realtà; l’eventuale celebrazione del sacramento della penitenza, tranne in pericolo di morte, è invalida e costituirà ulteriore materia di delitto riservato al Dicastero per la Dottrina della Fede;
  2. Dichiaro che la proibizione a fra Celestino della Croce (civ. Pietro Follador) dell’esercizio pubblico del ministero da parte del Vescovo Diocesano vale e dev’essere rigorosamente osservata anche nel territorio del Patriarcato di Venezia, in particolare ma non esclusivamente riguardo a predicazione, catechesi e celebrazione di sacramenti e sacramentali;
  3. Proibisco a fra Celestino della Croce (civ. Pietro Follador) di ascoltare le confessioni nel territorio del Patriarcato di Venezia, revocandogli ai sensi del can. 974 § 2 CIC la facoltà di assolvere validamente in questo territorio, qualora ancora ne godesse; l’eventuale celebrazione del sacramento della penitenza, tranne in pericolo di morte, sarà quindi invalida e costituirà materia di delitto riservato al Dicastero per la Dottrina della Fede;
  4. Proibisco ai parroci, amministratori parrocchiali, rettori di chiese, superiori e superiore degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica, alle Scuole Grandi, Scuole, Arciconfraternite, Confraternite e altre aggregazioni di fedeli del Patriarcato di Venezia di concedere al sig. Alessandro Minutella e a fra Celestino della Croce (civ. Pietro Follador) luoghi di culto e altri spazi, sia interni che esterni;
  5. Ricordo che è carità presbiterale, ministeriale e cristiana avvertire coloro che frequentano o intendono frequentare queste persone e i loro ambiti e attività che si tratta di comportamento pericoloso per l’integrità della loro fede, che mina la loro comunione con la Chiesa e che potrebbe giungere anche fino alla negazione della fede cristiana e cattolica, con il rischio di cadere essi stessi nei delitti di eresia e scisma, soprattutto ma non solo se si accingessero a ricevere sacramenti e sacramentali celebrati da costoro;
  6. Raccomando che i fedeli del Patriarcato rimangano fermi nella Fede e perseveranti nella preghiera per l’unità della Fede della Chiesa nella comunione col Successore di Pietro.

Il presente decreto, oggi promulgato, venga reso pubblico tramite i mezzi di comunicazione sociale del Patriarcato di Venezia perché abbia vigore immediato.

Venezia, 14 dicembre 2022

 

+ Francesco Moraglia
Patriarca