Confronto su situazione delle carceri veneziane, elementi di criticità e prospettive concrete di collaborazione

Lungo colloquio tra il Patriarca Moraglia e il Ministro della Giustizia Nordio

Venezia, 4 luglio 2025

 

Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia e il Ministro della Giustizia Carlo Nordio hanno avuto nelle scorse ore un lungo colloquio sullo stato della situazione nelle carceri veneziane, con particolare riferimento agli elementi strutturali di criticità, alle carenze esistenti di organico ed anche alle prospettive concrete che possono favorire soluzioni adeguate e sostenibili di detenzione alternativa.

Il Patriarca ha confermato l’impegno, che da tempo contraddistingue la Chiesa veneziana, per accompagnare quotidianamente – attraverso le cappellanie – detenute e detenuti nel loro percorso carcerario nonché tutti coloro che negli istituti esercitano la loro opera e svolgono il loro lavoro.

Accanto a momenti particolarmente straordinari – come la presenza del Padiglione della Santa Sede per la Biennale nel carcere della Giudecca e l’indimenticata visita di Papa Francesco il 28 aprile 2024 – la Chiesa veneziana, soprattutto attraverso l’opera della Caritas diocesana, sta portando avanti una serie di progetti di educazione e reintegrazione sociale a favore di chi è sottoposto a misure detentive per favorirne l’esecuzione penale esterna, la promozione umana, l’integrazione/inclusione sociale ed anche il reinserimento lavorativo.

Nei mesi scorsi sono stati predisposti 8 mini-alloggi presso “Casa San Giuseppe” alle Muneghette (nella zona veneziana di Castello) mentre si conta di arrivare – entro l’anno giubilare in corso – ad ultimare il progetto di messa a disposizione di ulteriori 24 posti letto per detenuti/detenute garantendo loro un graduale accompagnamento verso l’esterno e la ricostruzione di una propria autonomia e dignità; tale iniziativa coinvolge le realtà di Casa Mons. Vianello a Campalto, Casa San Giuseppe alle Muneghette a Castello, Casa San Giovanni XXIII a piazzale Roma ed un ulteriore appartamento a Marghera.

Proprio in questi giorni, inoltre, la Procuratoria di San Marco e la Casa Circondariale maschile S. Maria Maggiore di Venezia hanno sottoscritto un accordo di collaborazione che prevede: offerte di lavoro in Basilica per i reclusi ammessi a lavoro esterno in relazione alle mansioni disponibili; ospitalità in Basilica per visite guidate del personale della Casa circondariale e di reclusi autorizzati; visite ai reclusi in carcere da parte di collaboratori della Procuratoria con proiezione di filmati e illustrazione delle opere d’arte.

Nel colloquio tra il Patriarca e il Ministro è stata affrontata la carenza di personale nelle istituzioni penitenziarie veneziane rilevando che tale problema incide sulla gestione quotidiana e sulla qualità delle condizioni di detenzione che deve sempre porre al centro il rispetto dei diritti della persona umana e la valorizzazione di un approccio umano e solidale.

Si è perciò concordato sull’urgenza di potenziare le risorse umane e migliorare le condizioni operative con l’obiettivo di garantire sicurezza, dignità ed anche percorsi di reinserimento adeguati ed efficaci per i detenuti. Il Ministro ha garantito al Patriarca che ad ottobre saranno inviati 10 agenti ed anche l’arrivo imminente del nuovo direttore dell’istituto femminile.

Il Patriarca di Venezia e il Ministro della Giustizia si sono impegnati a continuare e ad intensificare la collaborazione e l’intesa già stabilita per promuovere soluzioni concrete e sostenibili al fine di migliorare condizioni e prospettive di vita di detenuti e detenute ed anche per rendere più umano e vivibile il contesto carcerario per tutte le persone che in esso operano e lavorano

condividi su