Fondo San Nicolò – fase 2

ATTENZIONE

LE DOMANDE DI ACCESSO AL FONDO SONO MOMENTANEAMENTE SOSPESE

PRESENTAZIONE

L’epidemia di Covid-19, oltre l’emergenza sanitaria, ha determinato una grave crisi economica, occupazionale e sociale che produrrà effetti negativi nel nostro paese per un periodo certamente non breve. In particolare, risultano colpite le famiglie, che vedono il proprio reddito ridursi spesso drasticamente, i giovani che faticano sempre più a trovare lavoro, lavoratori che hanno perso la propria occupazione. Le conseguenze della crisi, purtroppo si innestano talvolta su problemi e tensioni già esistenti. Ad esempio, era già seria l’annosa questione dell’ingresso dei giovani sul mercato del lavoro, oppure la tutela dei lavoratori che sono stati espulsi dai processi produttivi. Tutto questo è collegabile con la protezione e la tutela delle famiglie e della natalità, altra annosa questione aperta da tempo.

Il Patriarcato di Venezia, in funzione del contrasto alla crisi causata dal virus Covid-19 e alle criticità correlate, ha promosso la costituzione del: Fondo San Nicolò per la solidarietà alle famiglie in tempo di pandemia. Tale Fondo aveva come prima finalità la manifestazione della vicinanza della Chiesa veneziana a quelle famiglie che, a causa dell’epidemia in atto, hanno perso il sostentamento (totale o parziale) in conseguenza di una drastica riduzione delle possibilità lavorative. Come ha ricordato Papa Francesco, il 23 aprile scorso, all’inizio della S. Messa quotidiana, la Chiesa è chiamata a manifestare solidarietà “per le tante famiglie che hanno bisogno, fanno la fame, …Questa è un’altra pandemia. La pandemia sociale: famiglie di gente che ha un lavoro giornaliero o purtroppo un lavoro in nero, che non possono lavorare e non hanno da mangiare… con figli”.

Nella prima fase il Fondo ha consentito di fra fronte ad emergenze assolute, collegate alla rapidissima chiusura delle attività produttive. Fino ad oggi sono state vagliate circa 180 domande di accesso e sono stati erogati circa 140.000,00 € di contributi.

Ora emerge la necessità di promuovere una seconda fase di intervento attraverso il Fondo San Nicolò rimodulando il bando e il regolamento, rivolto a recepire le necessità delle famiglie e dei giovani in difficoltà, dei lavoratori in crisi ed espulsi dai processi produttivi, delle nuove forme di povertà. Per far fronte alle nuove povertà famigliari il Patriarca di Venezia ha deciso di mantenere la dotazione economica del fondo per 160 mila euro.

L’obiettivo del Fondo San Nicolò-fase 2 risultata essere il sostegno alle persone colpite in vario modo dall’epidemia da Covid-19, per favorirne il pieno reintegro socio-lavorativo.

– Disoccupati/inoccupati a causa della crisi causata dal virus Covid-19 e delle conseguenze da questa determinate sul sistema economico. Lavoratori espulsi dai processi produttivi.
– Lavoratori precari, stagionali (ad esempio nel settore del turismo), occasionali, che stentano a reinserirsi nel mercato del lavoro causa COVID.
– Lavoratori autonomi colpiti dalla crisi.
– Lavoratori in cassa integrazione, anche parziale, che non percepiscono ancora l’emolumento.

– I requisiti fondamentali per accedere al fondo fanno riferimento alla condizione economica e sociale della famiglia o delle singole persone che si propongono per l’intervento.
– Va dimostrato il collegamento tra la critica condizione lavorativa e/o economica delle persone e la crisi da Covid-19, anche in termini di prospettive di recupero più o meno lunghe nel tempo.
– Non bisogna avere finanziamenti già in atto con il Fondo San Matteo contro l’usura;
– È necessario trovarsi al di sotto della soglia della povertà assoluta (meno di 400,00 € per ogni componente il nucleo familiare). Verranno comunque tenute in considerazione anche situazioni di disabilità, di gravi e permanenti infermità, di morosità significativa nel pagamento di affitti, bollette, ratei di mutui, ecc.

Particolare attenzione sarà dedicata a valutare con attenzione le domande provenienti da nuclei familiari numerosi (fatti salvi anche gli altri requisiti precedentemente esposti) che versano in condizioni economiche particolarmente critiche, per favorire il pieno sviluppo educativo e sociale dei giovani.
La situazione di percettori di altri sussidi pubblici verrà analizzata in funzione della situazione generale del richiedente e della sua famiglia.
Considerata la specificità e le caratteristiche del presente bando Fondo San Nicolò-fase 2, possono presentare ulteriore domanda anche coloro che hanno già ricevuto un sostegno nella fase 1 del Fondo, qualora ricorrano i requisiti precedentemente esposti.

– La domanda può essere presentata attraverso la compilazione del form on line, alla quale seguirà un colloquio con il Centro di Ascolto della Caritas Veneziana.
– Va inoltre compilato il modulo di domanda “Richiesta di contributo”, anche usufruendo della segreteria della sede del centro ACLI di Marghera, via Ulloa n. 3°, tel.041/5314696 (int. 8); oppure al n. 333/1887649.
– Le domande possono essere presentate a partire dal 11 gennaio 2021 e saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.
– Le domande saranno valutate con giudizio insindacabile, nel più breve tempo possibile, da un’equipe costituita dal Patriarcato di Venezia e l’eventuale contributo sarà erogato previa comunicazione al nucleo familiare aggiudicatario.

Il contributo si configura attraverso un sostegno al reddito dei nuclei familiari, un aiuto in questo momento di difficoltà, reiterabile al massimo per tre mesi, salvo l’estinzione del Fondo. L’entità del contributo sarà:
– € 350,00 al singolo;
– € 450,00 alla coppia;
– € 550,00 alla coppia con un figlio;
– € 650,00 alla coppia con due figli;
– € 750,00 alla coppia con tre o più figli.

Approvata la domanda di contributo da parte dell’équipe, il sostegno viene erogato attraverso bonifico bancario direttamente sul c/c del beneficiario. In casi assolutamente straordinari, in coordinamento con il parroco della parrocchia di residenza, il contributo potrà essere consegnato attraverso la rete parrocchiale.

- Modulo di richiesta;
- Modulo privacy;
- Ultimo ISEE disponibile;
- Ultime due buste paga per i lavoratori dipendenti o assimilati;
- Ultima fattura (per i lavoratori autonomi);
- Autocertificazione relativa all’attività e ai motivi della sospensione (per i lavoratori autonomi);
- Estratto conto bancario dei membri del nucleo familiare.

Si può sostenere il Fondo San Nicolò attraverso donazioni al c/c Banca Intesa IT 65 D0306909 6061 0000 0006 662; BIC BCITITMM intestato a Diocesi Patriarcato di Venezia. Causale: Fondo San Nicolo. Le offerte da parte di persone fisiche e aziende sono deducibili secondo le norme previste (art. 66 del D.L. “Cura Italia”).