Si è spento Marino Cortese, presidente della Fondazione Querini Stampalia e già senatore: il cordoglio del Patriarca e della Diocesi di Venezia

«Il Patriarca Francesco Moraglia e il Patriarcato, appresa la notizia della morte del presidente e senatore Marino Cortese,  si sono uniti al dolore della signora Maria e dei familiari tutti ricordandone l’alta e significativa figura, l’impegno politico e culturale, a favore della nostra città e del bene comune, che lo hanno contraddistinto. Il ricordo si fa preghiera di affidamento al Signore».

Con queste parole il Patriarca partecipa al lutto per la scomparsa di Marino Cortese. Si è spento all’età di 81 anni, dopo una lunga malattia: è stato un esponente di spicco della politica veneziana lungo tutta la seconda metà del Novecento.

Formatosi all’interno dell’Azione Cattolica e della Fuci, iscritto alla Democrazia Cristiana dal 1955 al 1994, quindi al Ppi, alla Margherita e al Partito Democratico è stato Consigliere regionale dal 1970 al 1987, poi Senatore della Repubblica (1987-1992), Consigliere comunale a Venezia dal 1990 al 2003 e assessore alla Cultura e al Turismo dal 2000 al 2003.

Negli anni più recenti è stato vice presidente della Fondazione Giorgio Cini (1997-2001), presidente di Venezia Fiere (2004-2007), e dal 2004 al 2020 presidente della Fondazione Querini Stampalia. «Venezia – ha commentato la direttrice della Querini Marigusta Lazzari – perde una personalità della politica e della cultura; una figura di rilievo della società civile, che ha dedicato la sua vita a questi valori».

Ha fatto parte del Consiglio Pastorale Diocesano di Venezia, del Direttivo del Centro di Studi Teologici “Germano Pattaro” ed è stato Consigliere Nazionale e Presidente del Circolo di Venezia del Meic.

Il sindaco Luigi Brugnaro lo ha ricordato come «uomo delle istituzioni che fino all’ultimo dei suoi giorni si è speso per fare in modo di conservare la memoria e la tradizione della nostra Città. Con Marino Cortese se ne va un uomo che ha dedicato la sua vita alla politica, alla cultura ma soprattutto alla sua Venezia».