“Non possiamo stare a guardare…”: volantino-appello delle parrocchie di Caorle. Da sacerdoti e laici proposte, attenzioni e priorità in vista delle elezioni

“O protagonisti o nessuno”: s’intitola così il volantino-appello che le parrocchie di Caorle (e quindi sacerdoti e cristiani laici delle diverse comunità che sono presenti nel territorio comunale) hanno appena presentato in questi giorni ed ora offrono come proposta meditata e condivisa, indicazione di attenzioni e priorità nonché positiva provocazione a tutti i cittadini ed in particolare a quanti si candidano, da sindaco o nel consiglio comunale, a guidare la città dopo il turno elettorale d’inizio giugno 2016.

“Non possiamo stare a guardare – scrivono le comunità parrocchiali caorlotte – rimanendo ai margini della società, aspettando che qualcun altro prenda le decisioni al posto nostro.  La fede ci fornisce la passione ed il coraggio di stare in “piazza” per collaborare assieme ad altri all’edificazione del bene comune.  La politica comunale trova la sua dignità e la sua utilità nel rispondere alle esigenze della vita quotidiana, di incontro e di condivisione dei bisogni, di servizi efficaci, di valorizzazione delle iniziative sociali e culturali, di salvaguardia e cura della bellezza urbana. Abitazioni, scuole, asili, uffici, attività produttive, casa di riposo, centro storico, frazioni, quartieri periferici e parrocchie sono, secondo un’autentica cultura dell’accoglienza, i luoghi a cui guardare perché danno la possibilità di vivere, imparare, lavorare, festeggiare e condividere. Essi hanno dunque bisogno di trovare una maggiore integrazione reciproca. È questo il bene comune”.

Segue poi l’elenco di questioni importanti segnalate ed evidenziate a beneficio di tutti:

  • Sottolineare la centralità della famiglia in ordine alla persona e alla società: di fronte al problema sempre più grave della denatalità, riconoscerla come il bene più prezioso e decisivo per il nostro futuro aiutandola con strumenti semplici e concreti.
  • Secondo il principio della libertà di educazione, sostenere al tempo stesso i servizi educativi e scolastici offerti dalla scuola statale e da quella pubblica paritaria.
  • Favorire quelle realtà, già presenti nel nostro territorio, che operano per soccorrere singole persone ed intere famiglie in contesti di precarietà e drammatica solitudine là dove alla mancanza del pane spesso si aggiungono le sfide legate alle problematiche giovanili, all’anzianità, alla malattia, alla disabilità, alla piaga del gioco d’azzardo e alle altre dipendenze.
  • Trovare soluzioni abitative che consentano, anche a chi non ha possibilità economiche, di vivere ed abitare a Caorle.
  • Incentivare le iniziative dei privati e valorizzare le realtà economiche che sappiano, nel rispetto della legalità, dell’ambiente e lungi da mere logiche di profitto, creare nuovi posti di lavoro.
  • Snellire la scoraggiante burocrazia che attanaglia il cittadino per qualsivoglia adempimento amministrativo.

E concludono: “Nella vita delle persone e di una comunità la politica non è tutto, non è la salvezza. Eppure è un bene prezioso. È l’arte di progettare insieme l’architettura della vita comune. Allora vale la pena impegnarsi, dando il meglio di noi stessi”.

Questo volantino-appello (testo integrale in allegato) non rappresenta però un’iniziativa a se stante: le parrocchie di Caorle intendono, infatti, proporre un dibattito e confronto pubblico con i candidati sindaco nella seconda metà di maggio 2016 e poi al termine della stagione estiva (ottobre 2016) anche un pellegrinaggio a piedi, dal forte significato spirituale e di valore civile, da Caorle alla Porta Santa della chiesa parrocchiale di Eraclea.