Iniziamo con Luce

Il primo evento dell’anno che abbiamo organizzato come Pastorale Universitaria è stato su un tema che è e rimarrà sempre di profonda attualità: la Luce. Lunedì 14 ottobre 2019 abbiamo invitato gli studenti universitari per «un aperitivo artistico, poetico e musicale». L’evento voleva essere motivo di incontro e di condivisione, attraverso diverse forme di espressione, di cosa sia per noi la Luce, da dove essa provenga, e che importanza essa abbia nella nostra vita

Perché per il primo evento dell’anno, in cui ci saremmo esposti e presentati ai più, abbiamo scelto proprio questa parola, o meglio, questo concetto “luminoso”?

Il nostro intento era quello di designare, sin dal principio, uno spazio sicuro nel quale incontrarsi e conoscersi, attraverso appunto la Luce. Capendo le ragioni d’essere di ogni persona, che cosa la illumina e da cosa si sente attratta, si può poi cercare di entrare in comunione con essa, in maniera veritiera. Così ancora una volta abbiamo espresso quella che è la nostra vera natura: ci siamo messi a servizio e in ascolto degli altri giovani, universitari o artisti che siano. Crediamo che solo ascoltando si possa capire il contesto in cui viviamo e che ci circonda.  Così abbiamo offerto loro lo spazio e l’occasione per raccontarsi, per esprimere agli altri chi sono.

 

Preparandoci ci siamo chiesti se l’allontanamento che molti dei nostri coetanei vivono nei confronti della Chiesa sia anche un distanziamento, più radicale, verso quell’invisibile che può essere chiamato in molti modi diversi: appunto, la Luce?

Anche noi cristiani identifichiamo la Luce con diverse forme: Dio, Gesù Cristo, lo Spirito Santo sono solo alcune tra quelle possibili, e questo perché siamo convinti che rappresentino tutte la medesima ed unica sorgente luminosa. Perciò sappiamo che questa Luce, che è una, da sempre è stata espressa e cercata dall’essere umano nelle maniere più disparate. L’arte, la musica e la poesia sono solo le prime modalità che ci sono venute in mente per poter affrontare questo tema e che abbiamo considerato le più appropriate.

 

La partecipazione è stata numerosa e sentita. Abbiamo esposto opere di diversi artisti, che ci sono stati presentate nel corso della serata dagli artisti stessi. Ci hanno raccontato il perché avessero sentito l’esigenza di raffigurare la Luce, cosa avessero vissuto durante il periodo della loro vita in cui avevano dipinto il quadro e cosa speravano di suscitare negli altri con quel disegno. Così, anche diversi poeti si sono raccontati con le proprie poesie, accompagnandoci nel loro sentito interiore di ombre e luci, di gioie e dolori, di speranza ed immaginazione. Inoltre, diversi ragazzi e ragazze hanno letto poesie scritte da altri autori inerenti allo stesso tema, per contribuire al clima di interazione artistica che si era formato. Anche monologhi e brani musicali hanno animato la serata, facendo alternare le diverse arti e i diversi interpreti in uno scambio armonico adatto alla condivisione culturale della serata. Probabilmente, anche chi non ha voluto intervenire apertamente si è sentito coinvolto da quell’atmosfera calorosa, la quale ha fatto interrogare ogni presente.

 

La gremita sala dei Laneri è stata per noi una risposta a quello che ci chiedevamo. Le persone effettivamente si aprono alla Luce, è un tema che le tocca profondamente. Noi dobbiamo solo suggerire loro un modo per approcciarla e viverla.

Il tema che quest’anno ci guida, come Pastorale, è quello del battesimo. La rinascita di un uomo vecchio in un uomo nuovo in Cristo è un passaggio dall’oscurità alla Luce. Noi abbiamo voluto iniziare con il delineare un perimetro luminoso entro il quale poter costruire nuove sincere relazioni, basate sull’umanità di studenti e studentesse. Crediamo che in questo incontro saldo, in cui l’altro può sentirsi davvero amato per com’è, si possa poi anche comunicare una nuova via e vita, «una rinascita dall’alto», e così comunicare la Luce che illumina il nostro operare.