La domenica sera, alle 19.00, presso la chiesa di San Giacomo dall’Orio, la celebrazione eucaristica è animata principalmente dagli studenti universitari: è l’occasione in cui la comunità che noi siamo trova il suo principale nutrimento. Come sta scritto nel Vangelo secondo Marco (e anche in quello secondo Luca e nel Deuteronomio), lo spirito richiede il suo proprio cibo: l’eucaristia.
Certamente la celebrazione eucaristica non è il solo momento in cui si possa nutrire e fortificare lo spirito: la preghiera – che ci unisce al Padre – non ha nella chiesa il suo luogo esclusivo.
Tuttavia, è nella celebrazione del sacrificio di Cristo che si attinge alla forza della comunione, alla forza che istituisce e custodisce la comunità. Affinché un gruppo, anche il più numeroso, possa costituirsi come una comunità, c’è infatti bisogno di un legame destinale: cioè di un legame che ci aiuti a mettere a fuoco ciò a cui siamo destinati. L’eucaristia rinnova la comunità corroborandone il legame, dà a tutti e ciascuno la forza di camminare sotto il segno della Grazia.
Senza quest’energia, il legame fisiologicamente si esaurisce e la comunità finisce per non essere all’altezza del desiderio delle persone che ad essa si affidano. A ben vedere, come ogni forma di ordine, la comunità ha bisogno della cura e dell’investimento di coloro i quali danno ad essa vita e corpo e voce.
L’invito è dunque rivolto a tutti gli studenti e le studentesse che abbiano desiderio di camminare insieme, nel percorso di ricerca di cui ciascuno di noi è chiamato a fare esperienza.
P.S. Nessun prerequisito: non occorre essere santi, né intonati (ah si, c’è pure il coro). Occorre solo non chiudersi.