Magistero

Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Sacramentorum Sanctitatis Tutela, Papa Giovanni Paolo II, 30 aprile 2001
Con questo Motu Proprio, Papa Giovanni Paolo II promulgò le norme circa i delitti più gravi riservati alla Congregazione per la dottrina della fede. L’abuso su minori commesso da un diacono, prete o vescovo è aggiunto a quelli considerati essere “i delitti più gravi”, e posto sotto la giurisdizione della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi, Apostolorum Successores, Congregazione per i vescovi, 2004, Art 209
Questo documento aggiorna e completa quello del 22 febbraio 1973, elaborato dalla Congregazione per i Vescovi al fine di offrire ai vescovi “uno strumento utile ad un più organico ed efficace esercizio del loro complesso e difficile ministero pastorale nella Chiesa e nella società di oggi. Esso intende aiutare i Vescovi ad affrontare con umile fiducia in Dio e con coerente coraggio le sfide che l’ora presente — caratterizzata da problemi nuovi, grande progresso e repentini cambiamenti — porta con sé, in questo inizio del terzo millennio”. (Introduzione).

Norme sostanziali circa i delitti più gravi riservati alla competenza esclusiva della Congregazione per la dottrina della fede, Papa Benedetto XVI, 21 Maggio 2010
“Dopo un attento e accurato studio dei cambiamenti proposti, i membri della Congregazione per la Dottrina della Fede hanno sottoposto al Romano Pontefice il risultato delle proprie determinazioni che, lo stesso Sommo Pontefice, con decisione del 21 maggio 2010, ha approvato, ordinandone la promulgazione”. (Introduzione storica a cura della Congregazione per la dottrina della fede). Le modifiche introdotte sono sia sostanziali che procedurali. Includono ora “l’acquisizione o la detenzione o la divulgazione” di materiale pedopornografico.

Lettera circolare per aiutare le conferenze episcopali nel preparare linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici, Congregazione per la Dottrina della fede, 3 maggio 2011
Data la responsabilità del Vescovo diocesano “di assicurare il bene comune dei fedeli e, specialmente, la protezione dei bambini e dei giovani”, venne redatto questo documento per aiutare i vescovi diocesani a “dare una risposta adeguata ai casi eventuali di abuso sessuale su minori commesso da chierici” nelle loro diocesi” (vedi l’Introduzione). Specificatamente, incoraggia le conferenze episcopali a sviluppare le Linee guida che “dovranno portare ad un orientamento comune all’interno di una Conferenza Episcopale aiutando ad armonizzare al meglio gli sforzi dei singoli Vescovi nel salvaguardare i minori”. (dalla Conclusione).

Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti dei minori da parte di chierici, Conferenza Episcopale Italiana, 28 marzo 2014
“Il triste e grave fenomeno degli abusi sessuali nei confronti di minori da parte di chierici sollecita un rinnovato impegno da parte della comunità ecclesiale, chiamata ad affrontare la questione con spirito di giustizia, in conformità alle presenti Linee guida. In quest’ottica, assume importanza fondamentale anzitutto la protezione dei minori, la premura verso le vittime degli abusi e la formazione dei futuri sacerdoti e religiosi”. (dalla Premessa)

Lettera apostolica in forma di “Motu Proprio”, Come una Madre amorevole, Papa Francesco, 4 giugno 2016
Con questo Motu Proprio, Papa Francesco intende precisare che tra le “cause gravi” per cui un vescovo può essere rimosso dal suo ufficio ecclesiastico “è compresa la negligenza dei Vescovi nell’esercizio del loro ufficio, in particolare relativamente ai casi di abusi sessuali compiuti su minori ed adulti vulnerabili, previsti dal MP ‘Sacramentorum Sanctitatis Tutela’ promulgato da San Giovanni Paolo II ed emendato dal mio amato predecessore Benedetto XVI. In tali casi si osserverà la seguente procedura”. (Citazioni prese da un Bollettino dalla Sala Stampa della Santa Sede del 4 giugno 2016).

La Congregazione per il Clero pubblica Il dono della vocazione presbiterale, Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis, 8 dicembre 2016
Il testo comprende una sezione sulla protezione dei minori e l’accompagnamento delle vittime (art 202).

Lettera del Santo Padre Francesco al popolo di Dio, Papa Francesco, 20 agosto 2018
Un testo in cui il Pontefice, all’indomani della pubblicazione del rapporto sui casi di pedofilia nelle diocesi della Pennsylvania (Stati Uniti), esprime a nome dell’intero popolo di Dio “vergogna e pentimento”. E sottolinea la necessità della conversione da parte dell’intera comunità ecclesiale.

Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” del Sommo Pontefice Francesco Sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili, Papa Francesco, 26 marzo 2019
Un Motu proprio, una legge e le “linee guida” per lo Stato della Città del Vaticano emanate dando seguito a quanto era stato annunciato al termine dell’incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa” del febbraio 2019. “La tutela dei minori e delle persone vulnerabili fa parte integrante del messaggio evangelico che la Chiesa e tutti i suoi membri sono chiamati a diffondere nel mondo”, si legge nell’incipit del Motu proprio: “Abbiamo tutti, pertanto, il dovere di accogliere con generosità i minori e le persone vulnerabili e di creare per loro un ambiente sicuro, avendo riguardo in modo prioritario ai loro interessi”.

Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” del Sommo Pontefice Francesco Vos estis lux mundi, Papa Francesco, 09 maggio 2019
Il Motu Proprio stabilisce nuove procedure per segnalare molestie e violenze, e assicurare che vescovi e superiori religiosi rendano conto del loro operato. Introdotto l’obbligo per chierici e religiosi di segnalare gli abusi. Ogni diocesi dovrà dotarsi di un sistema facilmente accessibile al pubblico per ricevere le segnalazioni.

Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori, 24 giugno 2019
La cura e protezione dei minori e delle persone vulnerabili costituisce un punto di riferimento imprescindibile e un criterio dirimente delle scelte operate in queste Linee guida. Cura e protezione sono parte integrante della missione della Chiesa nella costruzione del Regno di Dio. Le presenti Linee guida si applicano a tutti coloro che operano, a qualsiasi titolo, individuale o associato, all’interno delle comunità ecclesiali in Italia. Esse si applicano anche, compatibilmente al diritto proprio e alla normativa canonica, a tutti gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita apostolica, nella misura in cui questi non dispongano di proprie Linee guida.

Rescriptum ex audientia SS.mi: Rescritto del Santo Padre Francesco con cui si introducono alcune modifiche alle “Normae de gravioribus delictis”, Papa Francesco, 17 dicembre 2019
In questo Rescritto del Papa si introducono alcune modifiche alle “Normae de gravioribus delictis”, che fanno riferimento al Motu Proprio “Sacramentorum Sancitatis tutela” emanato da Giovanni Paolo II il 30 aprile 2001. Rispetto al precedente rescritto, firmato dall’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, card. William Levada, l’età è stata innalzata dai 14 ai 18 anni: viene dichiarata punibile, infatti, “l’acquisizione o la detenzione o la divulgazione, a fine di libidine, di immagini pornografiche di minori di 18 anni da parte di un chierico, in qualunque modo e con qualunque strumento”.

Rescriptum ex audientia SS.mi: Rescritto del Santo Padre Francesco con cui si promulga l’Istruzione “Sulla riservatezza delle cause”, Papa Francesco, 17 dicembre 2019
Con questo Rescritto gli abusi sessuali commessi da membri del clero su minori non sono più coperti da “segreto pontificio”. Rimane, invece, il “segreto d’ufficio” per garantire “la sicurezza, l’integrità e la riservatezza” delle varie fasi del processo e “tutelare la buona fama, l’immagine e la sfera privata di tutte le persone coinvolte”.

Costituzione Apostolica Pascite Gregem Dei con cui viene riformato il libro VI del Codice di Diritto Canonico23 maggio 2021
I delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede, tipizzati dopo la promulgazione del CIC, sono stati inseriti nel libro VI: è necessario infatti che i reati in quanto tali siano presenti già nella norma universale generale, e non solo in quella speciale, la quale naturalmente, oltre alla stessa riserva della competenza, stabilisce opportunamente le disposizioni specifiche in merito. Altre modifiche, anche nella denominazione dei titoli delle parti e dei capitoli in cui il libro risulta diviso, sono frutto dell’attenzione alla mutata sensibilità e alla sempre più diffusa esigenza presente nelle comunità di veder ristabilita la giustizia e l’ordine infranti dal delitto.

Lettera del Santo Padre all’Em.mo Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco e FrisingaPapa Francesco, 10 giugno 2021
Sono d’accordo con te nel definire catastrofe la triste storia degli abusi sessuali e il modo di affrontarla che ha adottato la Chiesa fino a poco tempo fa. Rendersi conto di questa ipocrisia nel modo di vivere la fede è una grazia, è un primo passo che dobbiamo compiere“.

Norme sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede, 11 ottobre 2021
La Congregazione per la Dottrina della Fede, a norma dell’art. 52 della Costituzione Apostolica Pastor Bonus, giudica, ai sensi dell’art. 2 §2, i delitti contro la fede, nonché i delitti più gravi commessi contro i costumi o nella celebrazione dei sacramenti e, se del caso, procede a dichiarare o irrogare le sanzioni canoniche a norma del diritto, sia comune sia proprio, fatta salva la competenza della Penitenzieria Apostolica e ferma restando la Agendi ratio in doctrinarum examine“.

Vademecum su alcuni punti di procedura nel trattamento dei casi di abuso sessuale di minori commessi da chierici (Ver. 2.0)5 giugno 2022
Per rispondere alle numerose domande sui passi da seguire nelle cause penali di propria competenza, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha predisposto questo Vademecum destinato, in primo luogo, agli Ordinari e agli Operatori del diritto che si trovano nella necessità di dover tradurre in azioni concrete la normativa canonica circa i casi di abuso sessuale di minori compiuti da chierici. Si tratta di una sorta di “manuale”, che dalla notitia criminis alla definitiva conclusione della causa intende prendere per mano e condurre passo passo chiunque si trovi nella necessità di procedere all’accertamento della verità nell’ambito dei delitti sopra menzionati“.

Nuova versione del motu proprio “Vos estis lux mundi” di Papa Francesco, che entra in vigore il 30 aprile 2023 e abroga la precedente del maggio 2019 (novità della nuova versione)