The Sun il 4 aprile al Toniolo di Mestre: «Cantiamo la svolta buona nella nostra vita»

Gli occhi sono quelli di chi ha interrotto un cammino per intraprenderne uno nuovo, più appagante. Per vivere “qualcosa di vero”, come direbbe il titolo del nuovo album dei The Sun (pubblicato con l’etichetta discografica La Gloria), intravedendo nella musica uno strumento potente, capace di accarezzare il cuore della gente e di farsi portatrice di messaggi solidi, ancorati ad esperienze personali profonde.

Francesco Lorenzi, autore, cantante e chitarrista della rock band vicentina, oggi a quelle domande sorte nel 2007, che l’hanno portato a mettersi in discussione, ha trovato una risposta. La stessa tradotta in note e testi che trovano ispirazione davanti al Santissimo, «perché preghiera e composizione – afferma il leader del gruppo, classe 1982 – vanno di pari passo. Quando capiamo che c’è un amore gigante che ci abbraccia e che ci vuole guidare, la prospettiva del nostro agire cambia». Un amore che ognuno di noi può tradurre attraverso il proprio talento, alimentato da una parte spirituale necessaria per farlo esprimere al meglio.

La tournée 2023 dei The Sun è appena partita e tra le tante tappe ne è prevista una anche a Mestre, al Teatro Toniolo, il 4 aprile alle 20.45 (info: 334.540.42.15). Un appuntamento che permetterà alla band, oltre a Francesco composta da Riccardo Rossi (co-fondatore e batterista), Matteo Reghelin (bassista), Gianluca Menegozzo (chitarrista e corista) e Andrea Cerato (chitarrista solista e corista), di assaporare la bellezza di tanti momenti autentici. «Alla fine di ogni concerto – spiega infatti Francesco – incontriamo le persone. Una ricerca di relazione che cerchiamo di stimolare anche attraverso l’“Officina del sole”, il nostro fan club, per compiere un pezzo di strada assieme. Gli incontri vissuti negli anni sono stati tanti: proprio in questi giorni una ragazza che venne ad un nostro spettacolo dieci anni fa, mi ha scritto ringraziandomi. Soffriva di anoressia ed era a rischio vita. La accompagnarono ad un nostro evento, dopo anni di psicoterapia e ricoveri, e da quel momento la ragazza è rinata».

Che poi questa è la vera missione dei The Sun, evoluzione artistica dei Sun Eats Hours, formatisi nel ‘97 nel segno di un’amicizia e passione per la musica che li ha portati a suonare in centinaia di concerti in più Paesi, anche al fianco – come supporter – di grandi artisti internazionali come i The Cure e Muse. È del 2004 il riconoscimento al MEI come miglior punk rock band italiana nel mondo, mentre nel 2008 arriva la scelta di comporre in italiano. Una decisione maturata da Francesco in seguito ad una crisi esistenziale vissuta un anno prima, durante un tour di oltre 100 concerti. Successo da un lato, vizi ed eccessi dall’altro, fino alla consapevolezza che quello stile di vita avrebbe presto portato il gruppo a sfaldarsi.

L’invito della madre a partecipare ad un incontro in una parrocchia della zona, a contatto con alcuni ragazzi che raccontano la vita di Gesù con entusiasmo contagioso, segna la svolta. Dando avvio ad un cammino di riavvicinamento alla fede cristiana testimoniato con tenacia da Francesco, Matteo, Riccardo e Gianluca. «Sono riusciti a guardarmi negli occhi e a fidarsi dell’amicizia che c’era fra noi», dice il cantante, che nel brano “Onda perfetta” sintetizza in poche parole (ogni mattino è una pagina bianca di un nuovo destino, di un nuovo cammino) le vicende della band: «Perché ricominciare è sempre fattibile».

«Dinanzi al bivio c’è una possibilità d’incontro con noi stessi. Che significa averlo anche con Dio. Per dare una svolta alla nostra vita dobbiamo innanzitutto fare ordine: svuotare quel nostro cuore che troppo spesso ci affanniamo a riempire di tante cose, che poi in realtà non ci riempiono per niente. E suggerisco di farlo attraverso una direzione spirituale, perché avere uno “specchio” di fronte è molto utile. In tutto questo spero poi possa introdursi la relazione con Lui». “Ostinato e controcorrente” (titolo di un inedito presente nel nuovo album) sembra essere dunque la formula vincente, per un’esistenza piena e priva di “autostrade” percorse dai più.

Marta Gasparon 

[Tratto da GENTE VENETA del 3 APRILE 2023]