
La Segreteria del Centro di studi teologici “Germano Pattaro” di Venezia invita al secondo appuntamento del percorso di lettura dell’Esortazione apostolica “Amoris laetitia” di papa Francesco, proposto dal Centro di studi teologici “Germano Pattaro” e dalle parrocchie di Carpenedo, Tolentini e San Pantalon:
“Amoris laetitia” – L’amore nel matrimonio
domenica 27 novembre alle ore 16.30
presso la Scuola dei Laneri (S. Croce 131/A – Venezia)
Il biblista Daniele Garota (intervenuto più volte negli anni scorsi a Venezia alle Assemblee degli sposi) ci guiderà alla lettura del capitolo IV intitolato “L’amore nel matrimonio”.
Il capitolo quarto (“L’amore nel matrimonio”) può essere considerato il “cuore” dell’esortazione: a partire dal commento al famoso “Inno alla carità” (1 Cor 13,4-7), il Papa ci fa scoprire come l’amore di Dio si rispecchia nella vita degli sposi e può essere riconosciuto anche negli aspetti più umili e quotidiani. I gesti d’amore di una coppia, le dinamiche delle relazioni fra sposi e fra genitori e figli nella famiglia possono essere lo specchio nel quale vedere l’immagine dell’amore trinitario di Dio. In questo modo, i diversi aspetti della carità evidenziati da san Paolo possono trovare attuazione in gesti precisi, in modi di agire e di rapportarci alle altre persone, in una pluralità di occasioni alla portata di tutti e facilmente riconoscibili nei momenti che scandiscono una qualsiasi delle giornate di una famiglia.
Finora l’interesse suscitato dalla pubblicazione dell’esortazione si è concentrato prevalentemente su quanto essa dice riguardo alle situazioni “difficili” e ai divorziati risposati. Si tratta senza dubbio di questioni pastorali molto delicate, rispetto alle quali aspettative e timori sono comprensibili.
Noi, però, lasciando questi temi “caldi” all’attenzione di altri, ci soffermiamo invece sui nodi fondamentali dell’esortazione, quelli che forniscono le motivazioni bibliche e teologiche su cui si radicano le indicazioni pastorali; sono tematiche sulle quali finora l’interesse è stato frettoloso o marginale, come se fossero da considerare semplicemente presupposti un po’ scontati.
