Saluto del Patriarca alla conferenza sul tema “Beni culturali ecclesiastici, tutela e protezione tra presente e futuro” (Venezia / Sala Sant’Apollonia, 5 dicembre 2018)
05-12-2018

Conferenza sul tema “Beni culturali ecclesiastici, tutela e protezione tra presente e futuro”

(Venezia – Sala Sant’Apollonia, 5 dicembre 2018)

Saluto del Patriarca Francesco Moraglia

 

 

Stimate autorità, gentili signore e signori,

rivolgo a tutti il più cordiale saluto e rinnovo, nell’occasione, la mia personale gratitudine non solo per questa apprezzata iniziativa ma anche per il prezioso e intelligente lavoro quotidiano di tutela e protezione del patrimonio dei beni culturali ecclesiastici che autorità, enti e istituzioni a vari livelli, magistratura e forze dell’ordine svolgono.

A Venezia questo impegno risulta – per la qualità e la quantità del nostro patrimonio artistico e culturale – di valore incalcolabile; si aggiunga, inoltre, che Venezia è una prestigiosa vetrina mondiale, ovunque nota, e quindi tutto quello che qui accade ha una risonanza mediatica veramente universale.

Consentitemi di citare e ringraziare, in modo particolare, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che promuove quest’evento, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana.

Quest’opera di tutela è svolta in modo costante, con competenza e dedizione, a beneficio dell’insieme dei beni culturali ecclesiastici che rappresentano un reale “patrimonio” – comune e pubblico – che chiede d’essere adeguatamente difeso e custodito tutti i giorni e in ogni giorno dell’anno.

È questo un servizio che viene reso all’intera nostra comunità civile perché tali beni sono obiettiva espressione e frutto della vita, della cultura, della storia e della fede di un popolo.

Tali beni hanno accompagnato e contraddistinto – con modalità anche diversificate – la ricerca del bello, del buono e del vero che attestano ed evidenziano, lungo il corso dei secoli e il dipanarsi delle generazioni, l’animus di un popolo ponendo tali “frutti” a disposizione di tutti.

Per questi motivi, è davvero un servizio qualificato e fondamentale di cui insieme tutta la comunità – ecclesiale e civile – riceve beneficio, perché, in fondo, nella vita di un uomo e di una comunità non bastano “procedure” e “formalità”; ciò di cui l’uomo ha bisogno, oltre il pane, è anche il senso della vita e poter fruire nell’animo del vero, del buono, del bello.

Siete variamente impegnati nella delicata tutela di una bellezza che racconta di noi e delle nostre radici e che, nel suo contenuto più profondo, mostra il genio sia nel creare sia nel rendere fruibile non solo a pochi – ad una élite – ma a tutti, sia nel custodire ma anche nello sviluppare la splendida opera della creazione che ci è consegnata, è posta nelle nostre mani e, quindi, affidata alla nostra sensibilità e responsabilità.

Venezia – come già ebbi modo di dire – è spazio privilegiato ed espressivo di un’alleanza tra Dio creatore e l’uomo, creatura libera e intelligente. Sì, Venezia è l’esito di questa alleanza che oggi più che mai denuncia – anche di fronte agli sbalzi climatici epocali – la sua costitutiva fragilità e chiede d’essere tutelata con intelligenza e amore.

È un appello che si fa a tutti e anche alla politica a cui è affidato il bene comune.

Ciò è particolarmente avvertito nella città di Venezia che – come appena detto – è tutta un grande, splendido ed anche complicato tesoro artistico, architettonico, culturale. E tale patrimonio – nella stragrande maggioranza – è di origine e natura ecclesiale, toccando quindi in primo luogo la comunità cristiana di questa città ma poi anche tutti coloro che frequentano e visitano questo territorio; siamo, cioè, di fronte ad un patrimonio che, per il suo valore e significato, pur essendo di privati ha una risonanza e una fruizione “pubblica” chiarissima e del tutto evidente.

Confermo la stima e l’apprezzamento per tutti Voi che, a diverso titolo ma con medesima competenza e dedizione, operate in questo settore e Vi ringrazio di nuovo perché – attraverso il Vostro lavoro quotidiano e anche con l’evento di oggi – attestate una volta di più cura, rispetto e impegno attivo per i beni delle nostre città e del nostro Paese.

Auguro a tutti i partecipanti una proficua giornata di studio ed approfondimento che – nell’analisi e nel confronto di progetti ed esperienze – possa favorire un ulteriore passo in avanti nell’attenzione, nella protezione e nella tutela di quel grande patrimonio comune che sono, oggi più che mai, i beni culturali ecclesiastici e senza dei quali Venezia non sarebbe Venezia.