Saluto del Patriarca al card. Walter Kasper in occasione dell'incontro ecumenico presso la Comunità luterana durante la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (Venezia, 21 gennaio 2017)
21-01-2017

Venezia, 21 gennaio 2017

 

Signor Cardinale e Venerato Fratello,

desidero esprimerLe la mia gratitudine per aver accettato l’invito della Comunità Evangelica Luterana di Venezia a partecipare alla Preghiera ecumenica di oggi, sabato 21 gennaio 2017, in questa Chiesa Evangelica, nel pieno centro storico della città, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani.

Mentre saluto il carissimo pastore Bernd Prigge, ricordo ancora la mia partecipazione alla celebrazione dell’apertura del 500° della Riforma Luterana, presso questa Chiesa, in Campo Santi Apostoli, il 31 ottobre u.s. In tale circostanza ebbi modo di ascoltare l’intensa predicazione del pastore Paolo Ricca.

Purtroppo, per impegni pastorali assunti molto prima che mi giungesse questo gradito invito, sono proprio in queste ore ad Arezzo a presiedere l’Eucaristia per la chiusura degli Ottocento anni del Giubileo domenicano (1217-2017). Se mi trovo dunque fuori diocesi, spiritualmente però sono unito alla Comunità Evangelica Luterana di Venezia con cui proprio ieri sera, insieme al pastore Bernd Prigge, e con i fratelli di altre confessioni cristiane, ho pregato nella Basilica Cattedrale di San Marco per il consueto incontro della settimana ecumenica, momento importante per la Chiesa cattolica che è in Venezia.

In tale circostanza ho voluto impostare la predicazione sulla centralità che il padre della Riforma riserva alla theologia crucis, al Vangelo della Grazia e all’annuncio della Misericordia come anche Lei sottolinea – nel libro “Martin Lutero. Una prospettiva ecumenica” – citando Papa Francesco.

La presenza della Comunità Luterana nella nostra città si è distinta negli ultimi cinquant’anni – anche grazie alla sensibilità dei suoi pastori -, per la crescente tensione all’unità, che si è espressa e si esprime nel riconoscerci tutti incamminati verso l’unico Signore, Gesù Cristo.

In questo anno cinquecentenario della Riforma, auspico possa avere particolare rilievo la preghiera ecumenica per il “Risanamento delle memorie” che celebreremo nel prossimo marzo. In questa nostra città non mancano luoghi storicamente evocativi; penso, innanzitutto, alla chiesa di Santo Stefano, annessa al ex convento degli agostiniani, dove furono portate in discussione del capitolo generale le novantacinque tesi appena dopo la pubblicazione da parte del padre della Riforma, ma anche alla chiesa detta della Madonna dell’Orto, che conserva le spoglie mortali del Cardinale Gaspare Contarini, infaticabile sostenitore della necessità di trovare l’unione con il nascente mondo della Riforma, superando le reciproche opposizioni, e che venne inviato a Ratisbona per incontrare Melantone e Bucero e cercare con loro un possibile accordo.

Gli avvenimenti, lo sappiamo, hanno preso altre strade. Ma la storia non è ferma a cinque secoli fa. Oggi ci riconosciamo fratelli in Cristo, capaci di cooperare nella ricerca del bene comune della nostra città, pronti nell’aiutarci fra comunità cristiane, desiderosi di parlarci e conoscerci, nella tensione verso l’unità visibile che non ci stanchiamo di supplicare come dono di grazia del nostro Redentore.

A Lei Venerato Fratello, alla cara Comunità Evangelica Luterana, al suo pastore Bernd Prigge e ai rappresentanti delle altre chiese e comunità presenti in Venezia, il mio saluto. A voi, fratelli e sorelle, sono particolarmente unito in questo momento ricco di significati ecclesiali e con voi elevo la mia umile preghiera al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

 

+ Francesco Moraglia, patriarca di Venezia