Processione e S. Messa nella Domenica delle Palme e della Passione del Signore

(Venezia, Campo S. Maria Formosa / Basilica Cattedrale di San Marco – 9 aprile 2017)

Omelia del Patriarca Francesco Moraglia

Con la celebrazione liturgica in corso siamo entrati nella Settimana Santa. Vorrei affidarvi solo due pensieri.

Il primo pensiero lo ricavo dall’ascolto della lettura della Passione di Gesù: il male cerca sempre una copertura legale. Abbiamo appena ascoltato il più grande crimine della storia. Ebbene, chi lo ha perpetrato lo ha voluto portare avanti “legalmente”.

Erode, Pilato, il processo, il tribunale, la condanna, il titolo della condanna: nulla è fuori della legalità. Eppure si è commesso un crimine.

La legalità: le leggi debbono giuste, rispettose dell’uomo. Il Vangelo è, sempre, questa memoria critica del potere che si chiama “Cesare” ma, di volta in volta, prende differenti volti, forme e lobby che hanno nomi diversi nei diversi periodi storici dell’umanità.

La legalità deve essere sempre espressione di giustizia e di verità. Quante leggi ingiuste non sono rispettose dell’uomo, degli uomini e dei popoli!

Secondo pensiero: la Settimana Santa ci condurrà a vivere numerosi riti liturgici nei quali troviamo anche degli aspetti “esteriori” importanti: pensiamo alla processione che abbiamo appena fatto con i rami d’ulivo, pensiamo alla lavanda dei piedi del Giovedì Santo, pensiamo allo stesso rito dell’adorazione della croce del Venerdì Santo…

Ma tutto ha un fine: celebrare la Veglia di Pasqua nella notte più santa dell’anno, in cui la Chiesa ricorda il Battesimo, il secondo battesimo (la Penitenza) per chi è già battezzato e celebra l’Eucaristia.

Tutto – nella vita del cristiano e nella liturgia – è “funzionale”, è rivolto e deve aiutarci a vivere il Battesimo e l’Eucaristia.

Buona Settimana Santa a tutti!