Messaggio del Patriarca in occasione della morte del Metropolita Gennadios dell'Arcidiocesi ortodossa greca d'Italia e Malta (16 ottobre 2020)
16-10-2020

Venezia, 16 ottobre 2020

 

Mi ha profondamente rattristato la notizia del transito al cielo dello stimato Metropolita Gennadios, Arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta. Proprio nei giorni scorsi, con la particolare sensibilità che Gli apparteneva, aveva voluto che fossi informato sulle Sue ormai gravi condizioni di salute.

In questi anni a Venezia ho potuto apprezzare in più occasioni il Suo tratto di uomo di Dio e di persona ricca di gioia, capace di dolcezza e tenerezza come pure di quella saggezza e di quell’equilibrio che si richiedono, in modo speciale, a chi ha ricevuto e presta l’ufficio del servizio di guida del popolo santo di Dio.

Del Metropolita Gennadios è bello ricordare il profondo legame con il nostro Paese – che ha cominciato a conoscere ed amare sin da giovane, inviato in Italia dall’indimenticabile Patriarca Atenagora – e con la città di Venezia, insieme al grande e infinito amore per la Madre Chiesa a cui ha dedicato e consacrato la Sua vita da diacono, presbitero e vescovo.

Mi piace ricordare il momento in cui, due anni fa, aveva accompagnato il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Sua Santità Bartolomeo e potemmo amabilmente conversare durante la visita in Patriarchio e alla Basilica Patriarcale di San Marco.

Sua Eminenza è stato, in mezzo a noi, un vero testimone e costruttore di unità. Ricordo oggi alcune parole da Lui espresse durante un dialogo pubblico che avevamo tenuto insieme al Laurentianum di Mestre: «Noi dobbiamo essere terreni aperti, liberi. Noi dobbiamo amare l’altro. Per noi cristiani c’è soltanto questo: amare, niente altro. Non è poi così difficile… Dio ci ha fatto esseri liberi, uniti, sempre pieni di gioia, per realizzare buone cose».

Sono certo che la Sua vita e i Suoi insegnamenti continueranno ancora a produrre frutti di bene e di pace all’interno delle nostre Chiese.

Rivolgo le più fraterne condoglianze del Patriarcato di Venezia, mie personali e dei confratelli Arcivescovi e Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto, all’intera Sacra Arcidiocesi Ortodossa Greca d’Italia e Malta. E, mentre confermo vicinanza e amicizia, invoco con sicura fiducia per il Metropolita Gennadios, attraverso l’intercessione della Santa Madre di Dio e di S. Giorgio, la gioia e la luce piena nel Signore

 

+ Francesco Moraglia

Patriarca di Venezia