Messaggio del Patriarca in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri (19 novembre 2017)
03-11-2017

 

Messaggio del Patriarca in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri (19 novembre 2017)

 

 

Venezia, 3 novembre 2017

 

Carissimi,

siamo grati a Papa Francesco per aver istituito la Giornata Mondiale dei Poveri che si terrà domenica 19 novembre 2017. In tal modo, andando contro una certa pigrizia o disattenzione, siamo chiamati a dar spazio al povero che Dio ci fa incontrare anche in situazioni non semplici e che siamo chiamati a far “nostre” con un supplemento di carità e fantasia evangeliche.

Siamo invitati a riscoprire come “la misericordia che sgorga dal cuore della Trinità può arrivare a mettere in movimento la nostra vita e generare compassione e opere di misericordia per i fratelli e le sorelle che si trovano in necessità” (Papa Francesco, Messaggio del Santo Padre per la I Giornata Mondiale dei Poveri). E quindi a far posto al povero non rimanendo impigliati in una “mentalità mondana” che ci rende sordi e ciechi.

Guardando alle iniziative della Caritas diocesana, siamo invitati a “tendere la mano ai poveri, incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito ad uscire dalle nostre certezze e comodità” (Papa Francesco, Messaggio del Santo Padre per la I Giornata Mondiale dei Poveri).

Faccio mie le parole del Santo Padre e chiedo che ogni comunità trovi tempi e modi per “tenere fisso lo sguardo, in questo giorno, su quanti tendono le loro mani gridando aiuto e chiedendo la nostra solidarietà” e si apra “alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione” (Papa Francesco, Messaggio del Santo Padre per la I Giornata Mondiale dei Poveri).

Oggi la sfida è costruire una società che sia realmente inclusiva, accogliente, capace d’incontrare gli altri anche innanzi a diritti che configgono. E quando tale “incrocio” di umanità chiede di mettersi in discussione, facciamolo con semplicità attraverso la conversione del cuore.

La questione è porre sempre l’uomo come soggetto imprescindibile di diritti e doveri in ogni frangente (anche limite) della convivenza sociale. Solo la carità vissuta nella condivisione “ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda. I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo” (Papa Francesco, Messaggio del Santo Padre per la I Giornata Mondiale dei Poveri).

L’istituzione di questa Giornata sia momento privilegiato per tornare ad affermare – non solo con le parole ma con la vita – che davvero e di nuovo il Signore “solleva dalla polvere il debole, dall’immondizia rialza il povero” (Sal 112,7).

Confido perciò nell’impegno e nella saggezza dei confratelli parroci e di quanti, con loro, collaborano attivamente alla vita delle parrocchie e delle collaborazioni pastorali per rendere la Giornata ricca di occasioni di grazia e di benedizione per tutti.

 

Francesco Moraglia

patriarca di Venezia