Intervento del Gran Cancelliere all'inizio del corso "Il servizio della Chiesa verso le famiglie ferite” (Zelarino - Centro pastorale Cardinale Urbani, 14 ottobre 2017)
14-10-2017

Il servizio della Chiesa verso le “famiglie ferite”

(Zelarino – Centro pastorale Cardinale Urbani, 14 ottobre 2017)

Intervento del Gran Cancelliere Mons. Francesco Moraglia

 

Cari amici e care amiche,

mentre saluto tutti con viva cordialità, ringrazio gli organizzatori del Corso di studi “Il servizio della Chiesa verso le famiglie ferite”. Tale corso è il risultato dell’impegno congiunto di due istituti accademici che sono espressione delle Chiese del Nordest: la Facoltà di Diritto Canonico San Pio X di Venezia e la Facoltà Teologica del Triveneto, a cui si uniscono il Tribunale E­­­­­­­cclesiastico Regionale Triveneto e l’Osservatorio Giuridico Legislativo della Regione Ecclesiastica Triveneta.

Il Corso si avvale di differenti metodologie – segnatamente relazioni teoretiche e attivazione di laboratori – offrendo così un cammino teologico-pastorale e giuridico-canonico a quanti oggi desiderano impegnarsi nel delicato, affascinante e alquanto urgente ambito della Pastorale familiare.

Nello svolgimento del corso per preparare al meglio gli operatori della pastorale si dovrà tenere in considerazione quanto afferma Papa Francesco circa il vincolo matrimoniale: ”La pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale – leggiamo nell’Amoris Laetitia – devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo, dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare l’amore sia a superare i momenti duri. Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali, e nemmeno possono ridursi alle preziose risorse spirituali che sempre offre la Chiesa, ma devono essere anche percorsi pratici, consigli ben incarnati, strategie prese dall’esperienza, orientamenti psicologici” (Papa Francesco, Esortazione apostolica Amoris laetitia, n.211).

Auspico quindi che il cammino teologico, giuridico e pastorale che verrà proposto risponda a tale indicazione in modo da riuscire a configurare – a livello di antropologia filosofica e teologica – una pedagogia dell’amore che sia pertinente con la Rivelazione cristiana, sia attenta alla crescita della fede e aperta a un dialogo fecondo con la sensibilità odierna, soprattutto delle fasce giovanili.

In proposito ricordo che la Chiesa si prepara al Sinodo dei Vescovi sui giovani sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Per la stragrande maggioranza dei giovani ciò significa misurarsi – fin dalla prima adolescenza – con la questione affettiva, col valore della differenza sessuale, col rispetto dell’altro, col senso del pudore che non appartiene a uno schema educativo del passato ma all’uomo e alla donna di ogni tempo. Tali argomenti, trattati con competenza da specialisti delle scienze umane e teologiche, li aiuteranno a crescere in un ambito decisivo della vita.

Tutti siamo chiamati ad annunciare la misericordia di Dio, tutti siamo “termine” della Divina Misericordia. Il compito non è facile ma, proprio per questo, va perseguito con passione e competenza. Siamo così chiamati a testimoniare la Divina Misericordia – cuore del buon annuncio cristiano – e, nello stesso tempo, a custodire la visibilità della comunione ecclesiale con Cristo; è in gioco la fedeltà al Vangelo.

Termino con un cordiale saluto ai docenti e agli studenti, rinnovando l’augurio di un proficuo lavoro e richiamando le parole con cui Papa Francesco inizia il paragrafo di Amoris laetitia intitolato proprio “La logica della misericordia pastorale”: ”Per evitare qualsiasi interpretazione deviata, ricordo – scrive il Santo Padre – che in nessun modo la Chiesa deve rinunciare a proporre l’ideale pieno del matrimonio, il progetto di Dio in tutta la sua grandezza: «I giovani battezzati vanno incoraggiati a non esitare dinanzi alla ricchezza che ai loro progetti di amore procura il sacramento del matrimonio, forti del sostegno che ricevono dalla grazia di Cristo e dalla possibilità di partecipare pienamente alla vita della Chiesa»” (Papa Francesco, Esortazione apostolica Amoris laetitia, n. 307).

Maria Santissima – Madre del Buon Consiglio – vi accompagni e vi illumini!