Messaggio inviato dal card. Marco Cè al Patriarca mons. Francesco Moraglia per l’apertura diocesana dell’Anno della Fede (Venezia, 14 ottobre 2012)
Messaggio

Messaggio inviato dal Patriarca emerito card. Marco Cè

 

al Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia

 

in occasione dell’apertura diocesana dell’Anno della Fede (Venezia, 14 ottobre 2012)

 

e letto al termine dell’omelia della S. Messa celebrata in Piazza S. Marco

 

 

 

Carissimi,

 

oggi la nostra Chiesa dà inizio solenne all’Anno della Fede e questo ci vede convocati intorno al nostro Patriarca, pastore e guida di questa comunità nel suo cammino verso il Signore.

 

Voi potete immaginare con quale gioia io avrei voluto essere con voi in un momento così importante: ma i limiti dell’età me lo sconsigliano. Questo non mi impedisce di vivere con voi, in profonda comunione, l’invocazione dello Spirito Santo perché susciti in noi il desiderio e la volontà efficace di rinnovare e ravvivare il nostro assenso di fede, per tradurlo poi, giorno per giorno, in una vita di sequela del Signore.

 

La fede è il dono più grande che Dio potesse farci: dono assolutamente gratuito. Esso ci rende partecipi della stessa vita di Dio facendoci suoi figli nel Figlio Gesù, ci abilita a rivolgerci a Lui chiamandolo ‘Abbà, Padre’, come faceva lo stesso Gesù; ci fa Chiesa, famiglia dei figli di Dio.

 

Di fede è ‘impastata’ tutta la nostra storia: Venezia nasce ‘cristiana’. Non dobbiamo permettere che questa sigillo di Dio sulla nostra vita, col volgere del tempo, si appanni, travolto dalla deriva secolarista che segna duramente questa nostra stagione culturale. Anzi, la nostra fede deve essere ‘fuoco’ che tende a comunicarsi, come è stato per gli Apostoli, nel giorno di Pentecoste: ‘Chi è vicino a me è vicino al fuoco’, avrebbe detto Gesù secondo la tradizione trasmessa da un antico scrittore cristiano (Origene, cfr Benedetto XVI, O.R. 10.X.2012, p. 7).

 

In tal modo ‘la fede’ diventa ‘amore’: amore per il fratello mediante la solidarietà, la partecipazione, la condivisione, al di là di ogni colore della pelle o di ogni altra connotazione.

 

Chiedo al Signore di vivere con voi – che da oltre trent’anni siete la mia famiglia – questa grazia dell’Anno della Fede.

 

Metto questa mia preghiera nelle mani del nostro Patriarca perché l’affidi alla Santa Nicopeia e lei a Gesù, ‘colui che dà origine alla fede e la porta a compimento’ (Eb 12,2).

 

 

Venezia, 14 ottobre 2012

 

+ Marco Card. Cè

 

Patriarca emerito

 

15-10-2012