Vescovi del Nordest: insieme a 1200 pellegrini l’udienza dal Papa a S. Pietro e poi la messa a S. Paolo fuori le Mura

 

Conferenza Episcopale Triveneto

Ufficio stampa

Roma, 17 aprile 2013

 

Vescovi del Nordest: insieme a 1200 pellegrini l’udienza dal Papa a S. Pietro e poi la messa a S. Paolo fuori le Mura

Moraglia: ‘Una vera esperienza di comunione fraterna. Evangelicamente necessario camminare con la gente del nostro tempo, riscoperta della dottrina sociale della Chiesa per il bene comune delle nostre terre’

 

La visita ‘ad limina’ dei Vescovi del Triveneto ha vissuto oggi la sua giornata più intensa e calorosa, segnata dall’incontro e dal saluto con Papa Francesco durante l’udienza generale del mercoledì mattina svoltasi in un’affollatissima e calda Piazza S. Pietro e poi dalla S. Messa celebrata questo pomeriggio all’interno della basilica di S. Paolo fuori le Mura; il tutto sempre accompagnato dal gioioso abbraccio con i 1200 pellegrini, provenienti da varie Diocesi del Nordest e giunti a Roma per l’occasione.

 

‘Noi vescovi del Triveneto – ha affermato nell’omelia a S. Paolo mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto, rivolgendosi ai pellegrini presenti – ringraziamo il Signore perché in questi giorni ci ha concesso una vera esperienza di comunione fraterna e, in modo particolare, l’incontro personale col successore dell’apostolo Pietro, il papa Francesco. Il nostro grazie al Signore anche per la vostra presenza. Il vescovo, infatti, appartiene a Gesù – è da Lui mandato – e appartiene sempre anche alla sua gente; voi, quindi, con la vostra presenza numerosa e gioiosa, ci ricordate in modo vivo chi siamo e quale è la nostra missione/dovere nella Chiesa di cui dovremo, un giorno, rendere conto a Dio’.  

‘Chiediamo – ha proseguito – all’apostolo Paolo che ridesti nelle nostre Chiese del Nordest, nello spirito del secondo convegno d’Aquileia, una fede che sia capace di testimoniare e annunciare il Vangelo in dialogo con le culture, avendo di mira nella riscoperta della dottrina sociale della Chiesa il bene comune delle nostre terre, così provate dalla perdurante crisi economica’.

Mons. Moraglia ha, quindi, proposto una riflessione sul ministero petrino e sulla figura del Papa, sulla sua recente elezione e sulla realtà della Chiesa invitando a considerare che ‘Dio ha una logica che non è quella degli uomini e, tanto meno, quella del mondo. La Chiesa – l’abbiamo toccato con mano – è una realtà diversa da come la presentano i media; noi uomini di Chiesa non sempre ne siamo consapevoli e càpita, talvolta, che ci facciamo dire dai media che cosa è la Chiesa’ Sarebbe bene ricavarne un insegnamento per il futuro. Le questioni ecclesiali, poi, non possono essere lette acriticamente secondo le prospettive del mondo, perché il Vangelo non ci insegna il buon senso del mondo ma la verità di Dio’.

‘Con semplicità disarmante – ha concluso il Patriarca – Papa Francesco ci ha ricordato che camminare con la gente del nostro tempo, edificando la Chiesa sempre sulla Croce di Cristo, è evangelicamente necessario e lo è, particolarmente, oggi perché viviamo immersi in una cultura autoreferenziale e individualista. E, se viene meno la vigilanza evangelica, si finisce per porre il proprio io, il proprio appagamento e la propria volubilità al centro di tutto. Ma una Chiesa autoreferenziale è già radicalmente scristianizzata, in quanto non si riferisce più a Cristo di cui è il sacramento, ossia il segno efficace. E, a ben vedere, di una tale Chiesa lo stesso mondo non sa cosa farsene… Al nostro carissimo Papa Francesco noi fedeli e pastori del Triveneto diciamo – insieme al poverello d’Assisi – che, oltre a volerGli bene, promettiamo l’obbedienza e la reverenza che si deve al Padre. E promettiamo effettiva comunione ecclesiale, nell’amore di Cristo’.

 

‘È un’esperienza fortissima per noi vescovi’, racconta così la visita ‘ad limina’ mons. Giuseppe Pellegrini, titolare di Concordia-Pordenone e segretario della Cet. ‘Abbiamo l’occasione di vivere insieme per parecchi giorni, pregando e celebrando tutti insieme, confrontandoci continuamente, anche in vista dei tanti incontri in programma. La visita ad limina ci sta permettendo di vivere un momento di grande collegialità episcopale e favorisce il sentirci parte di una Chiesa universale, ben più ampia delle nostre realtà locali. È una delle esperienze più belle che abbia vissuto sinora’.

 

Nella giornata di domani, giovedì 18 aprile, i Vescovi del Triveneto celebreranno la S. Messa di prima mattina alla tomba di S. Pietro; a seguire, proseguiranno gli incontri con i responsabili dei dicasteri della Curia Romana e, in particolare, un secondo gruppo di Vescovi vivrà in mattinata il momento di colloquio diretto con il Santo Padre. La visita ‘ad limina’ terminerà, infine, venerdì 19 aprile con l’ultima serie di incontri in programma.

 

In allegato:

  • il testo integrale dell’omelia del Patriarca Moraglia nella messa celebrata a S. Paolo fuori le Mura;
  • una foto dei Vescovi del Triveneto durante l’udienza generale del mercoledì in Piazza S. Pietro.

 

Info: tel. 041/974298;  email:  cetufficiostampa@patriarcatovenezia.it .

Leave a Reply

  • (will not be published)