Venezia, “pellegrina” alla Madonna della Salute | Gesto simbolico per i cristiani martiri e perseguitati il 20 novembre. La Messa solenne con il Patriarca il 21 e il programma completo della festa

Patriarcato di Venezia

Ufficio stampa

           Venezia, 16 novembre 2018

 

Venezia, “pellegrina” alla Madonna della Salute, ricorda con un gesto simbolico (luoghi-simbolo della città illuminati di rosso) i cristiani martiri e perseguitati nel mondo. Il programma completo della festa

 

  • La sera di martedì 20 novembre, da Piazza San Marco alla Salute, il pellegrinaggio diocesano dei giovani con il Patriarca e la testimonianza del vescovo copto cattolico di Mynia (Egitto); al termine dell’iniziativa, in collaborazione con “Aiuto alla Chiesa che soffre”, luoghi significativi della città saranno “colorati” di rosso
  • Mercoledì 21 novembre, alle ore 10.00, la messa solenne nella basilica del Longhena presieduta dal Patriarca
  • Numerose le occasioni di pellegrinaggio: gli appuntamenti a Venezia ed anche nel Santuario diocesano di Mestre (appena riaperto) e nella chiesa di Catene
  • Le origini storiche e le motivazioni della festa

 

Con l’apertura ufficiale e la benedizione del ponte votivo sul Canal Grande – avvenuta venerdì 16 novembre alle ore 11.00, presso il traghetto di S. Maria del Giglio e alla presenza delle autorità cittadine e del Patriarca – ha preso il via l’annuale pellegrinaggio alla Madonna della Salute con cui l’intera città intende rinnovare l’antichissimo “voto”.

La tradizionale festa veneziana – da sempre molto sentita ed accompagnata da una forte partecipazione popolare – risale a quasi quattro secoli fa, nel 1630, quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa – intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione al Longhena – a conclusione della terribile pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare (v. scheda storica in calce).

Il Patriarca Francesco Moraglia presiederà la messa solenne di mercoledì 21 novembre, alle ore 10.00, nella Basilica della Salute a Venezia e guiderà, inoltre, il pellegrinaggio diocesano dei giovani in programma la sera della vigilia (martedì 20 novembre), a partire dalle ore 18.15 con ritrovo in Piazza San Marco per incamminarsi poi verso la basilica della Salute. E proprio l’appuntamento della sera del 20 novembre rappresenterà l’elemento di particolare novità per la festa della Salute di quest’anno (v. poco più sotto).

  

  1. “Maria, donna forte nella fede”: pellegrinaggio diocesano dei giovani alla Salute, con il Patriarca e un vescovo copto cattolico, e al termine vari edifici della città saranno illuminati di rosso (martedì 20 novembre, dalle ore 18.15, con ritrovo in Piazza S. Marco e gesto simbolico finale alla Salute)

L’edizione 2018 del pellegrinaggio dei giovani alla Madonna della Salute (tradizionalmente fissato alla vigilia della festa) avrà per titolo “Maria, donna forte nella fede” e – svolto in collaborazione con “Aiuto alla Chiesa che Soffre” – sarà contraddistinto da un’attenzione specifica alla testimonianza / al martirio dei cristiani perseguitati per la propria fede in molte parti del mondo.

“Si tratta – spiega don Francesco Marchesi, incaricato per la Pastorale giovanile diocesana – di un interesse non solo animato dal desiderio di assecondare una doverosa sensibilizzazione su questo tema ma soprattutto motivato dal fatto di interrogarsi su cosa muova tanti fratelli e tante sorelle a vivere fino in fondo la loro appartenenza a Cristo con la fede semplice e certa della Madonna. Il Santo Padre, non a caso, ci invita a scorgere nella testimonianza di tanti fratelli e tante sorelle perseguitati per il proprio amore a Gesù i tratti della santità che «è il volto più bello della Chiesa». Il pellegrinaggio, per dare più forza al messaggio e sostenere il nostro desiderio di comunione con i cristiani (di ogni confessione) perseguitati nel mondo, è organizzato insieme alla Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre”.

Il ritrovo è fissato per tutti in Piazza S. Marco (nei pressi dell’ingresso della basilica) alle ore 18.15 di martedì 20 novembre; dopo una preghiera iniziale e il cammino, recitando il rosario, lungo le calli veneziane e il ponte votivo sul Canal Grande si giungerà quindi – intorno alle ore 19.15 – davanti alla basilica della Salute dove, prima della tradizionale preghiera di affidamento alla Madonna e il passaggio in basilica davanti all’icona bizantina della Madonna della Salute (la “Mesopanditissa”), ci saranno la riflessione del Patriarca Francesco Moraglia e la testimonianza di mons.  Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico della diocesi di Mynia in Egitto. Sarà presente anche un coro di giovani della comunità copta ortodossa veneziana che intonerà un canto mariano.

In coincidenza con la parte finale del pellegrinaggio, grazie alla collaborazione stabilita con il Comune di Venezia, la stessa basilica veneziana della Salute ed altri luoghi simbolo della città saranno illuminati e “colorati” di rosso in ricordo e memoria dei cristiani martiri e perseguitati nel mondo. Gli edifici interessati da tale evento saranno, oltre alla Salute, i seguenti: Ponte di Rialto, Ca’ Farsetti (sede del Comune), Ca’ Pesaro, Ca’ Rezzonico e Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia nonché, in terraferma, la Torre dell’Orologio, il Municipio e la Biblioteca Vez in centro a Mestre.

Anche i giovani partecipanti sono stati invitati a portare con sé o indossare, durante il pellegrinaggio, qualcosa di rosso (giacca, sciarpa, cappello ecc.).

 

  1. Mercoledì 21 novembre – alle ore 10.00 – Messa solenne con il Patriarca Moraglia, sacerdoti, fedeli e autorità

Mercoledì 21 novembre – giornata della festa liturgica della Madonna della Salute – alle ore 10.00 si terrà nella basilica veneziana della Salute l’appuntamento religioso più importante: la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca mons. Francesco Moraglia alla presenza del Capitolo metropolitano, dei sacerdoti e dei fedeli veneziani nonché delle autorità cittadine (civili e militari).

 

  1. Calendario di eventi e celebrazioni a Venezia, Mestre e Catene

Di seguito ecco il calendario delle celebrazioni previste in questi giorni a Venezia, Mestre e Catene, nelle chiese intitolate alla Madonna della Salute:

 

Basilica della Salute (Venezia)

  • Venerdì 16 novembre, alle ore 11.00, dal traghetto di S. Maria del Giglio apertura e benedizione del ponte votivo sul Canal Grande alla presenza delle autorità cittadine e del Patriarca.
  • Sabato 17 novembre le Messe si terranno alle ore 11 – 16 – 17 (alle 18.30 preghiera del vespro e adorazione eucaristica).
  • Domenica 18 novembre le Messe saranno celebrate alle ore 8 – 9 – 10 – 11 – 12 – 15 – 16 (alle 18.30 preghiera del vespro e adorazione eucaristica).
  • Lunedì 19 novembre le Messe sono previste alle ore 10 – 11 – 16 – 17 (alle 15.30 recita del rosario).
  • Martedì 20 novembre le Messe si terranno alle ore 9 – 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17; alle ore 14.30 è fissata la solenne apertura del pellegrinaggio cittadino mentre intorno alle ore 19.15 culminerà all’esterno e dentro la basilica il pellegrinaggio diocesano dei giovani (v. sopra).
  • Mercoledì 21 novembre – giornata della festa liturgica della Madonna della Salute – la basilica rimane aperta ininterrottamente e le Messe si susseguiranno ad ogni ora dalle 6.00 alle 20.00. Alle ore 10.00 si svolge, in particolare, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia; alle ore 22.30 è, infine, prevista la celebrazione di compieta (preghiera della sera).
  • Giovedì 22 novembre le Messe sono previste alle ore 10 – 11 – 15 – 16, venerdì 23 novembre alle ore 10 e 16 ed infine sabato 24 e domenica 25 novembre alle ore 10 – 11 – 16.

 

A Mestre e a Catene

 

Nel Santuario diocesano della Madonna della Salute in Via Torre Belfredo a Mestre

 

Riapre in questi giorni, rispettando i tempi promessi l’estate scorsa al momento della chiusura, il Santuario diocesano della Madonna della Salute, situato in via Torre Belfredo a Mestre. E tutto ciò avverrà proprio in corrispondenza della festa della Salute. La vita del Santuario riprenderà, infatti, ufficialmente domenica 18 novembre con la S. Messa presieduta alle ore 11.00 dal rettore mons. Gianni Bernardi.

«Siamo lieti di ridonare alla città di Mestre questo Santuario mariano che è luogo di devozione e di fede vissuta», commenta mons. Bernardi. L’intervento operato nei mesi scorsi (e fino a pochi giorni fa) ha riguardato soprattutto le parti interne con il recupero del ciclo pittorico di Ernani Costantini, una ripulitura generale e il rifacimento di tutti i vari impianti. Ma nel corso dei lavori, osserva ancora il rettore della chiesa, «anche sulla facciata è emersa una situazione di pericolo, dovuta al degrado delle guglie sommitali, e tale situazione inaspettata richiederà un ulteriore intervento. Per questo, nei giorni della festa della Salute, la facciata del Santuario non potrà essere del tutto libera dai ponteggi ma spero e auspico che tutto sia messo in ordine e in sicurezza in breve tempo».

Il calendario delle celebrazioni mestrine prevede per domenica 18 novembre, oltre alla Messa di riapertura, anche la recita del Rosario alle 17.00; lunedì 19 novembre ci sarà alle 10.00 la S. Messa con conferimento ai fedeli del sacramento dell’unzione degli infermi; martedì 20 novembre il Santuario è aperto ininterrottamente dalle 8.00 alle 18.00 e si terranno due celebrazioni eucaristiche (alle 10.00 per ospiti, amministratori, operatori e volontari della vicina Antica Scuola dei Battuti e poi nel pomeriggio alle 17.00); mercoledì 21 novembre, festa della Madonna della Salute, le Messe si terranno alle ore 7.00, 8.00, 9.00, 10.00, 11.00, 12.00, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00, 19.00, 20.00 con, al termine di ogni celebrazione, la benedizione dei bambini e, inoltre, dalle ore 13.00 alle 15.00 ci sarà la recita del Rosario; giovedì 22 novembre la Messa verrà celebrata alle ore 10.00 e il Santuario sarà ancora aperto dalle 8.00 alle 18.00.

Per l’inaugurazione ufficiale del Santuario l’appuntamento rimane poi confermato per domenica 9 dicembre, alle ore 10.30, alla presenza del Patriarca Francesco Moraglia che, a seguire, alle ore 11.00 presiederà la S. Messa della seconda domenica di Avvento.

Nel frattempo, prosegue in questi giorni la mostra intitolata “La Madonna della Salute a Mestre: storia, arte e devozione. Da Oratorio dei Battuti a Santuario diocesano” ed allestita in due sedi: quella in Galleria S. Lorenzo, sul fianco destro del Duomo di S. Lorenzo, riguarda la storia del luogo di culto e l’illustrazione dei lavori e resterà aperta fino a domenica 18 novembre; quella preparata al Teatro Mabilia dell’Antica Scuola dei Battuti in via Spalti consente invece di visionare l’originale di bozzetti e schizzi preparatori del ciclo pittorico poi realizzato in chiesa da Ernani Costantini e sarà visitabile fino a domenica 9 dicembre.

 

Nella chiesa della Madonna della Salute a Catene / Marghera

I giovani saranno al centro dell’attenzione e soprattutto della preghiera che si eleverà nei prossimi giorni dalla chiesa parrocchiale di Catene – intitolata, appunto, alla Madonna della Salute – che, come da tradizione, ogni anno per la festa propone un particolare tema che sia oggetto di riflessione e di preghiera. «In occasione del recente Sinodo dei Vescovi – spiega il parroco don Lio Gasparotto – si è scelto di chiedere alla Beata Vergine Maria l’intercessione a favore soprattutto dei giovani. I nostri ragazzi sono spesso fragili e malati spiritualmente, nonostante una vita piena e la salute fisica, e rischiano di vivere senza significati alti e duraturi, senza aver alzato lo sguardo alle verità eterne. L’intenzione che ci muove non è quella di offrire soluzioni: è il Signore Gesù l’unica vera ricchezza che possiamo offrire ai giovani. La Madonna, infatti, ci ripete: “Fate quello che vi dirà”, perché è Lei che ci conduce a Cristo».

Questo il quadro degli appuntamenti e delle celebrazioni in programma nei prossimi giorni a Catene: lunedì 19 novembre, alle ore 17.00, ci sarà la tradizionale “infiorata” con i bambini che offriranno un fiore a Maria; mercoledì 21 novembre le Messe saranno celebrate alle ore 8.00 – 9.30 – 11.00 – 17.00 – 19.00 (celebrazione solenne vicariale presieduta dall’arcivescovo mons. Fabio Dal Cin, delegato pontificio per il santuario della Santa Casa di Loreto e per la basilica di Sant’Antonio in Padova); alla S. Messa delle 11 saranno imposte le mani ai malati da parte dei sacerdoti (presenti le sottosezioni Unitalsi Aziendale e Venezia) e al termine, nella tensostruttura riscaldata (realizzata per l’occasione) verrà offerto il pranzo a circa 170 disabili e malati e ospiti di varie comunità di assistenza; alle 15.30 dello stesso giorno, inoltre, si terrà la benedizione delle famiglie e dei bambini; domenica 25 novembre, infine, le Messe saranno alle ore 8.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30; alle 12.00 è prevista la benedizione degli autisti e degli automezzi mentre nel pomeriggio, alle 15.00, prenderà avvio la tradizionale processione mariana per le strade di Catene (con partenza dalla chiesa vecchia in via Catene) presieduta da don Gilberto Sabbadin, direttore della Pastorale universitaria veneziana.

Per tutti i giorni della festa della Madonna della Salute, inoltre, a Catene sarà allestita una pesca di beneficenza e sarà attivo anche un servizio ristoro.

 

4. Le origini storiche e le motivazioni della festa

La festa ha origine nell’anno 1630 quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa – intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione al Longhena – a conclusione della drammatica prova rappresentata dalla forte pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare. Particolarmente venerata, nella basilica della Salute, è l’icona bizantina della Madonna (detta Mesopanditissa) davanti alla quale, ogni anno, la comunità ecclesiale e civile di Venezia rinnova il suo “voto” di riconoscenza e gratitudine.

Era stata, appunto, la grande peste che tra il 1630 e il 1631 colpì duramente la popolazione veneziana (80.000 morti su 150.000 residenti) a suggerire la costruzione dell’imponente chiesa barocca – la Basilica della Salute – progettata da Baldassarre Longhena per sciogliere il voto alla Vergine fatto da Doge e Patriarca di Venezia per la salvezza della città e la liberazione dal male.

Si racconta che la peste fu portata a Venezia da un ambasciatore del conte di Mantova (dove i Lanzichenecchi avevano appena importato il morbo) nel giugno 1630. La progressione del male fu inevitabile e rapidissima: a settembre il Patriarca Giovanni Tiepolo ordinò preghiere per chiedere la fine del flagello e il 22 ottobre ecco il voto solenne promulgato dal Doge Nicolò Contarini e dal Senato della Repubblica di Venezia affinché si compisse per 15 sabati una processione penitenziale in tutta la città e si innalzasse un tempio “alla Vergine Santissima, intitolandola Santa Maria della Salute et ch’ogni anno nel giorno che questa città sarà pubblicata libera dal presente male, Sua Serenità et li successori suoi anderanno solennemente col Senato a visitar la medesima Chiesa a perpetua memoria della pubblica gratitudine di tanto beneficio”.

La costruzione fu affidata a Baldassare Longhena che progettò una chiesa “in forma di corona”. La spesa sostenuta per completare l’opera si aggirò attorno ai 400.000 ducati (rispetto ai 50.000 previsti). I lavori proseguirono molto a lungo e Venezia dovette attendere alcuni decenni prima di poter ammirare la Basilica della Salute che venne finalmente consacrata a Dio dal Patriarca Alvise Sagredo il 9 novembre 1687 consegnando così alla città e al mondo un capolavoro d’arte ed una frequentatissima meta di pellegrinaggi.

 

 

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