Veglia per le vocazioni sabato 16 aprile (ore 21) a Catene con il Patriarca. E domenica 17 a S. Marco candidatura al sacerdozio di tre giovani seminaristi

Domenica 17 aprile la Chiesa celebra la 53a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. “La maternità della Chiesa – ha scritto Papa Francesco, nel messaggio scritto per l’occasione – si esprime mediante la preghiera perseverante per le vocazioni e con l’azione educativa e di accompagnamento per quanti percepiscono la chiamata di Dio. Lo fa anche mediante un’accurata selezione dei candidati al ministero ordinato e alla vita consacrata. Infine, è madre delle vocazioni nel continuo sostegno di coloro che hanno consacrato la vita al servizio degli altri. Chiediamo al Signore di concedere a tutte le persone che stanno compiendo un cammino vocazionale una profonda adesione alla Chiesa; e che lo Spirito Santo rafforzi nei Pastori e in tutti i fedeli la comunione, il discernimento e la paternità e maternità spirituale”.

A Venezia la Giornata coincide con un avvenimento importante: l’ammissione tra i candidati all’ordine sacro di tre studenti del Seminario Patriarcale: Claudio Benvenuti (22 anni, di Mestre), Daniele Cagnati (27 anni, di Jesolo) e Guus Prinsen (28 anni, originario di Varese). Il solenne rito, presieduto dal Patriarca Francesco, è in programma nel pomeriggio di domenica 17 aprile, alle ore 15.30, nella basilica cattedrale di S. Marco a Venezia. Ma è significativo anche l’appuntamento previsto la sera precedente: tratta, infatti, della Veglia diocesana per le vocazioni che si terrà sabato 16 aprile 2016, alle ore 21.00, presso la chiesa parrocchiale della Madonna della Salute a Catene. Tale momento di preghiera e testimonianza sarà presieduto anch’esso da mons. Moraglia ed è aperto a tutti i fedeli, in particolare ai gruppi del post-cresima delle parrocchie.

Il Centro Diocesano Vocazioni evidenzia alcuni suggerimenti per vivere bene la Giornata per le vocazioni: “una proposta di preghiera nei giorni precedenti o successivi. Senza creare nulla di straordinario, si potrebbe curare in modo particolare l’ora di adorazione eucaristica che molte parrocchie già vivono, come pure la preghiera del Rosario”. O ancora “dedicare un incontro della catechesi dei fanciulli-ragazzi per proporre esplicitamente la bellezza di donare e consacrare la propria vita al Signore. Può essere l’occasione per chiedere la testimonianza di un seminarista oppure di un consacrato o consacrata”.