“Un tempo di tribolazione, preghiera, speranza e rinascita sociale”: il messaggio dei Vescovi italiani alle comunità cristiane del Paese in tempo di pandemia

Dire “con affetto” una “parola di speranza e di consolazione in questo tempo che rattrista i cuori”.

È l’intento dichiarato – fin dalle prime righe – del Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia, diffuso martedì 24 novembre dal Consiglio Permanente della Cei (e allegato qui in calce). È un testo rivolto alle comunità ecclesiali proprio per sostenere un cammino di Chiesa in un periodo che può sembrare sospeso, ma che può divenire di rinascita.

Scrivono infatti i vescovi che “la Parola di Dio ci chiama a reagire rimanendo saldi nella fede, fissando lo sguardo su Cristo per non lasciarci influenzare o, persino, deprimere dagli eventi”. Il testo, invitando anche i laici a un impegno a 360 gradi, sottolinea che questo, oltre che un tempo di “tribolazione” è anche un “tempo di preghiera” nelle sue diverse forme e un “tempo di speranza”.

“Non possiamo ritirarci e aspettare tempi migliori, ma continuiamo a testimoniare la risurrezione”, si legge nel Messaggio, che conclude additando la prospettiva di “un tempo di possibile rinascita sociale”, anche perché la Chiesa sta impegnando le “migliori energie nella cura delle persone più fragili ed esposte”. “E’ sulla concreta carità verso chi è affamato, assetato, forestiero, nudo, malato, carcerato – ricordano i vescovi – che tutti verremo giudicati, come ci ricorda il Vangelo”.

(Mimmo Muolo – www.avvenire.it)