Preti e diaconi della Diocesi, con il Patriarca Francesco, sull’esortazione “Amoris laetitia”: giovedì 18 maggio a Zelarino incontro con padre Bruno Esposito

È un’esortazione dalla duplice valenza e che, da subito, ha esercitato un forte impatto sulla vita della Chiesa. «In primo luogo la intendo – ha scritto Papa Francesco al n. 5 di “Amoris laetitia” – come una proposta per le famiglie cristiane, che le stimoli a stimare i doni del matrimonio e della famiglia, e a mantenere un amore forte e pieno di valori quali la generosità, l’impegno, la fedeltà e la pazienza. In secondo luogo si propone di incoraggiare tutti ad essere segni di misericordia e di vicinanza lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia». E su questo testo, così prezioso e fondamentale, continua l’approfondimento costante da parte dei sacerdoti e dei diaconi della Diocesi veneziana: dopo l’incontro con padre Ián Ďačok (avvenuto nei mesi scorsi) è in programma, infatti, un nuovo e importante incontro formativo di riflessione e dialogo specialmente rivolto a loro e si terrà giovedì 18 maggio 2017, presso il Centro pastorale card. Urbani di Zelarino, dalle ore 9.30 alle 12.00 e alla presenza del Patriarca Francesco. Per l’occasione è stato invitato padre Bruno Esposito, già nominato da Papa Francesco «Adiutorem Secretarii Specialis» del Sinodo dei Vescovi sia per l’Assemblea Generale del 2014 («Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione») che in quella del 2015 («La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo»). A padre Esposito è stato chiesto di riprendere le domande e le questioni provenienti tanto dalla lettura personale quanto dall’approfondimento svolto negli incontri formativi vissuti insieme dai sacerdoti nei vicariati, come pure dalla quotidiana esperienza pastorale. Padre Bruno, oltre ad aver collaborato ai due Sinodi che hanno portato all’esortazione apostolica «Amoris laetitia», dal 2014 è stato chiamato a collaborare come recensore alla rivista «Civiltà Cattolica» e sempre in quell’anno è stato confermato consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede per un ulteriore quinquennio; dal 2003 è professore ordinario della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Roma; dal 1994 è Penitenziere Supplente presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e, nell’Anno Santo della Misericordia, lo è stato anche per la Basilica Papale di San Pietro.