Presentazione e spiegazione del logo ufficiale dell’Assemblea 2005

ASSEMBLEA ECCLESIALE 2005 – LOGO UFFICIALE

Titolo esatto dell’assemblea:
Assemblea Ecclesiale ‘ 9/10 aprile 2005 Testimoni di Gesù Risorto, Speranza del mondo ‘SE VUOI ESSERE COMPIUTO’ Il volto del Patriarcato di Venezia
Significato del logo:

LOGO:
Elaborazione grafica del tondo centrale della cupola della Pentecoste con ‘stilizzata’ la doppia corona degli apostoli (spicchi colorati) e delle genti (figure grigio chiaro)

SIGNIFICATI (legati al tema dell’assemblea ecclesiale)
– Cerchio e cerchi concentrici: compiutezza (Se vuoi essere compiuto) – Trono del Padre / Il Vangelo del Figlio/ La colomba dello Spirito: la Trinità (comunità di persone unite tra loro da un amore infinito – Dio Amore come pienezza della realtà). – Da questo ‘centro’ (attraverso i raggi e lingue di fuoco ‘ uno per ciascuno!) il dono dello Spirito Santo partecipa la vita Trinitaria alla Chiesa, alla nuova umanità, rappresentata dai Dodici. – L’inabitazione della Santissima Trinità è da vivere e da testimoniare ‘lieti nella speranza’ a tutti i popoli  missione – Apostoli e Genti: Il volto missionario della Chiesa, l’universalità dell’annuncio del Vangelo. – Le 16 nazioni: in dialogo a due a due, si guardano l’un l’altro, un giovane e un anziano, vestiti tutti in modo diverso (la fede non distrugge le culture ma si incarna in ciascuna di esse). – (‘le coppie’ nel logo sono 12 per motivi grafici) – I popoli citati nel racconto di Pentecoste, raggiunti dallo Spirito Santo attraverso la testimonianza della Chiesa, nei mosaici di San Marco appaiono all’interno della cupola, nello spazio dorato (Gv 17,20-21) – Intorno al nimbo centrale della cupola corre una magnifica iscrizione:
Spiritus in flammis, super hos distillat ut amnis; Corda replens munit ed amoris nexibus unit, Hinc variae gentes miracela conspicientes Fiunt credentes vim linguae percipientes’
Nelle fiamme lo Spirito stilla sopra costoro come fiume di acqua viva; riempiendo i cuori li fortifica e li unisce in vincoli di amore. Per questo genti diverse, vedendo i miracoli e percependo la potenza dell’annuncio nella propria lingua nativa, divengono credenti.

(note tratte a partire dal commento di don Bruno Bertoli alla cupola della Pentecoste)