“Non ci può essere Natale senza almeno un incontro con i nostri poveri”: il Patriarca Francesco al pranzo di Natale svolto a San Cassiano (Venezia)

Venezia, 25 dicembre 2019

 

“Non ci può essere Natale senza almeno un incontro con un povero. Certo, i poveri non sempre sono affascinanti e dialoganti e non sempre sono profumati, ma sono i nostri poveri. Oggi sarò al pranzo di Natale che si terrà nel patronato parrocchiale di San Cassiano a Venezia e dirò loro che li abbiamo ricordati durante la Messa solenne a San Marco. Non può essere Natale, insomma, se non abbiamo avuto e trovato tempo per i nostri poveri”: il Patriarca Francesco Moraglia lo aveva detto e ricordato – con un intervento a braccio, non previsto nel testo scritto dell’omelia – durante il solenne Pontificale della mattina del giorno di Natale e celebrato nella basilica cattedrale di San Marco.

E infatti, intorno alle 13.00 di oggi, si è presentato al pranzo di Natale organizzato nel patronato parrocchiale di San Cassiano (vicino a Rialto), promosso dalla locale parrocchia e dalla Caritas veneziana. Insieme a lui vi ha preso parte oltre una cinquantina di persone (persone povere, sole o senza fissa dimora e che frequentano abitualmente l’attuale mensa del centro storico alla Tana insieme a qualche volontario ed anche alcuni ex detenuti) che hanno così condiviso e trascorso insieme, in un clima di grande semplicità e cordialità, un pezzo del giorno speciale di Natale ed in particolare il momento significativo del pranzo. Il menù, offerto da un ristorante e da alcuni benefattori, comprendeva un antipasto con salame e verdure sottaceto, un primo di lasagne al ragù, un secondo di pollo e patate al forno per finire con frutta e dolce (pandoro soprattutto).

Al termine del pranzo spazio poi alla tombola che ha visto il Patriarca al tabellone per annunciare i numeri che via via uscivano; per la cronaca il giro di tombola, che ha offerto numerosi premi, è stata vinto da un signore – di nome A. – che il Patriarca aveva già incontrato e conosciuto nella sua recentissima visita alla Tana. E alla fine, poco prima di ritornare a San Marco per i vespri solenni di Natale, il dono e i segni di vicinanza del Patriarca a tutti i partecipanti: un berretto e una sciarpa.